Lavoro: ecco i posti più richiesti a Settembre

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale
09/09/2022

Settembre è forse il mese che segna di più il confine tra due anni lavorativi e scolastici: sono dunque milioni gli italiani che dopo le vacanze ritorneranno alla loro vita normale. Arrivano buone notizie anche per coloro che però sono alla ricerca di un posto di lavoro: le richieste sono di oltre mezzo milione. Approfondiamo la questione.

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Nonostante gli aumenti dei prezzi delle bollette e dei carburanti, l’Italia prosegue la sua strada verso la ripartenza definitiva. Per Settembre infatti sono pronti oltre 520 mila contratti di lavoro, messi sul tavolo dalle aziende operanti in Italia. Vediamo nel seguente articolo quali sono i posti più ambiti, in particolare analizzando i settori ove vi è più richiesta.

Lavoro: ecco i posti di lavoro più offerti

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Per gli under 29 la opportunità lavorative sono moltissime in Italia. Come detto per Settembre sono pronti ben 524 mila nuovi contratti di lavoro. I professionisti più ricercati sono ingegneri, informatici e operai specializzati, poi cuochi, camerieri e professionisti nei servizi turistici. Per quanto riguarda i lavori dove sono richieste delle high skills, troviamo in pole position gli ingegneri informatici e della produzione.

Oltre al personale operante nei settori tecnici dell’edilizia e dell’informatica, sono anche altri lavori ad avere molte offerte. Uno di questi è quello dei cuochi e personale per la cucina. I nuovi contratti da cuoco per Settembre saranno circa 31 mila.

Lavoro: dove si fatica a trovare personale

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Considerando di dividere l’Italia in zone, cerchiamo di analizzare quale parte si fatica di più a trovare personale. I posti dove si fatica di più sono quelli del Nord Est, per il 49% delle figure, e del Nord Ovest per il 43%. Toccano quota 39,3% il Sud e isole e 42,1% il Centro.

Le figure più difficili da trovare riguardano i settori dell’ingegneria (nel 64,1% dei casi), per la produzione di beni e servizi (59,9%), infermieri e altri operatori della salute (54,5%). Ma anche matematici, informatici, chimici, fisici ed esperti di scienze naturali (53,3%) e ingegneri (46,5%).