Lavoro over 40: il problema degli esuberati
Oltre al problema degli esodati, che da tempo si sta cercando di risolvere, per lo Stato ci sarà da affrontare anche quello degli esuberati over 40, cioè coloro che sopra i 40 anni si trovano senza lavoro e senza pensione.
Il Governo dovrà affrontare un nuovo problema: quello degli esuberati, ossia coloro che, con oltre 40 anni di età, si trovano senza alcun lavoro e senza pensione.
Ma qualcosa sembra muoversi visto che l’ATDAL Over40, l’associazione che li rappresenta, dopo numerosi appelli è stata recentemente invitata a Montecitorio.
Lavoro e over 40: il caso degli esuberati
L’ATDAL Over40, l’Associazione Nazionale per la Tutela dei Diritti dei Lavoratori Over 40, nasce nel 2002 ad opera di Armando Rinaldi, un ex dirigente aziendale costretto al licenziamento quando aveva 51 anni, con 34 di contributi versati.
Le motivazioni che l’hanno spinto a impegnarsi in questo senso nascono dal fatto che mentre si dà eco ai problemi che coinvolgono masse di lavoratori, poco si parla invece di quei singoli che perdono il lavoro in seguito a licenziamenti, incentivi all’esodo e con la pratica del “mobbing”.
Si tratta di persone giudicate troppo giovani per andare in pensione e troppo vecchie per essere assunte. Un problema che, stando alle stime fatte dall’associazione, riguarderebbe circa 1,5 milioni di italiani.
Ebbene, negli ultimi mesi si è fatto un gran parlare di esodati e di disoccupazione giovanile, ma del problema degli esuberati (questo il termine con cui vengono indicate appunto le persone over 40 senza lavoro) sembra non accorgersene nessuno.
Esuberati: le richieste dell’ATDAL al Governo
Qualcosa, però, si muove, visto che l’ATDAL è stata invitata per la metà di aprile a Montecitorio per prendere parte a un incontro con la Commissione Lavoro, in cui si affronterà il problema degli esuberati. Si tratta di un piccolo segnale, ma dimostra che qualcuno si è accorto della loro esistenza e delle istanze che portano avanti.
Il fenomeno degli esuberati si è andato ad aggravare negli ultimi anni a causa della crisi economica e ha assunto dimensioni tali che richiedono un intervento immediato da parte del Governo, perché sono tantissime le famiglie che vivono sotto la soglia della povertà.
Le richieste dell’ATDAL si concentrano sull’istituzione di una “indennità di disoccupazione generalizzata, che sia idonea a garantire un reddito dignitoso, per un periodo di tempo adeguato a sostenere la ricerca senza angoscia di un nuovo lavoro”.
Altro obiettivo dell’Associazione è poi quello di aumentare le possibilità di accesso al lavoro combattendo discriminazione e ricorso al lavoro nero, tramite “interventi atti a sanare le pesanti discriminazioni venutesi a creare in conseguenza delle innumerevoli riforme intervenute sia sui criteri di accesso che di calcolo della rendita previdenziale”.
L’associazione non si limita alle richieste, ma sul suo sito indica anche le modalità per trovare la copertura per attuare i vari provvedimenti. Spetterà ora al Governo agire di conseguenza.