Lavoro: perché l’Inps non sempre paga le assenze per covid?
I sindacati hanno segnalato molti casi di mancato pagamento dell’indennità da parte dell’Inps a coloro che non hanno potuto lavorare a causa del virus. Una motivazione in verità sembra esserci e siamo pronti a spiegarvela nel seguente articolo.
Solitamente, non si ha diritto all’indennità quando ci si assenta dal lavoro per malattia. Nei due anni e mezzo di pandemia le cose sono cambiate: se si è assenti a causa di positività al virus che ha originato la pandemia allora è possibile ottenere le indennità. Purtroppo i sindacati hanno scovato dei casi in cui tali somme non sono state pagate dall’Inps, andando così ad aprire una indagine.
Approfondiamo insieme la vicenda nel seguente articolo.
Assenza per covid: quando l’Inps non eroga l’indennità?
Vi sono dei casi specifici in cui in casi di positività al virus l’Inps non provvede al pagamento delle indennità di malattia previste. L’indagine è stata posta in essere dai sindacati, che dopo le prime segnalazioni pervenute dal mese di Gennaio, ha scoperto che l’Inps non ha pagato le indennità di malattia a coloro che erano positivi ma asintomatici.
Chiaramente la positività è motivo che preclude la possibilità di lavorare e dunque meriterebbe l’indennità di malattia come da regolamento. Tale situazione dimostra che la normative necessita di essere modificata.
Assenze positività non indennizzate: la voce dei sindacati
Vediamo qual è stata la presa di posizione dei sindacati in merito al mancato pagamento delle indennità di malattia a coloro che erano assenti per la positività al virus. Appellandosi a numerosi decreti governativi quali, all’articolo 4 del Decreto legge 24 marzo 2022 n. 24 convertito in legge 19 maggio 2022 n. 52 e alla Circolare del Ministero della Salute n. 19680 del 30 marzo 2022, i sindacati hanno il compito di dimostrare la colpevolezza dell’Inps.
Il fatto del mancato versamento delle indennità è di assoluta gravità e quindi il versamento delle somme spetta di diritto ai lavoratori assenti.