Legge 104 e pensione anticipata: quali sono i canali di accesso per il 2023

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
23/02/2023

Sia i caregiver che i portatori di handicap possono accedere a una serie di canali alla pensione anticipata, quali Ape sociale e Opzione donna.

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Tra i vari interventi previsti dalla Legge di Bilancio, alcuni in particolare riguardano i canali di accesso alle pensioni anticipate, tra cui Opzione donna e Ape sociale, ma anche l’introduzione di Quota 103.

Per chi è qualificato come portatore di handicap ai sensi della Legge 104 del 1992 o i familiari che li assistono, hanno a disposizione, nel 2023, numerosi canali di accesso alla pensione anticipata.

Legge 104: quali sono i canali di accesso alla pensione anticipata per il 2023

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Sono principalmente due i canali di accesso alla pensione anticipata a cui possono accedere anche i portatori di handicap ai sensi della Legge 104: Ape sociale e Opzione donna. Vediamo insieme come funzionano.

Come funziona Ape sociale

L’Ape sociale consiste in un’indennità a carico dello Stato ed erogata dall’Inps per quei lavoratori che si trovano in difficoltà e fanno richiesta per andare in pensione una volta compiuti 63 anni o una volta raggiunti i 30 o 36 anni di contributi.

Legge 104 e Ape sociale

Tra i possibili beneficiari dell’Ape sociale rientrano anche i soggetti con invalidità civile pari o superiore al 74% con almeno 30 anni di contributi e persone che assistono parenti di primo grado con disabilità grave con almeno 30 anni di contributi.

Come funziona Opzione donna

Per il 2023, l’età prevista per accedere a Opzione donna è pari a 60 anni e può essere ridotta di un anno per ogni figlio, nel limite massimo di 2 anni, con 35 anni di contributi. Dunque, l’età di accesso è di:

  • 58 anni per chi ha avuto due o più figli;
  • 59 anni per chi ha avuto un figlio.

Legge 104 e Opzione donna

La Legge di Bilancio ha confermato Opzione donna per il 2023 ma sarà accessibile soltanto per tre categorie specifiche di lavoratrici: caregiver, invalide almeno al 74% licenziate e dipendenti da aziende con tavolo di crisi.

Per quanto riguarda i caregiver, è necessario assistere, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità o un parente o affine di secondo grado convivente, se i genitori o il coniuge della persona con handicap grave ai sensi della Legge 104 abbiano compiuto i 70 anni ovvero siano anch’essi affetti da patologie invalidanti, deceduti o mancanti.