Legge di bilancio 2024: le principali misure per il lavoro

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
11/10/2023

La prossima Legge di Bilancio in Italia è orientata verso una serie di riforme significative che influenzeranno il fisco, i contratti pubblici e il sostegno alla natalità. Le sfide per il governo includono la gestione delle risorse finanziarie limitate e l’equilibrio tra i bisogni delle famiglie, dei lavoratori e delle istituzioni pubbliche.

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La prossima Legge di Bilancio in Italia sarà basata su quattro principali pilastri delineati dal Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.

Questi pilastri includono il taglio del cuneo fiscale per garantire la stabilità dei salari dei lavoratori dipendenti, il rinnovo dei contratti pubblici, soprattutto nel settore sanitario con relativi aumenti salariali, una riforma fiscale con sconti sull’Irpef e misure per sostenere la natalità.

Questo articolo esplorerà in dettaglio ciascuno di questi pilastri e le sfide che il governo dovrà affrontare.

Taglio del cuneo fiscale e accorpamento delle aliquote IRPEF

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Nel quadro del taglio del cuneo fiscale, il governo prevede di mantenere nel 2024 la riduzione che consente ai redditi più bassi di beneficiare di una tassazione fino al 7%. Questa riduzione è già stata applicata dal luglio del 2023, portando ad aumenti significativi nelle buste paga.

Inoltre, la riforma fiscale potrebbe comportare l’accorpamento delle prime due aliquote IRPEF, passando da quattro a tre aliquote totali. Attualmente, si applica un’aliquota del 23% sui redditi fino a 15.000 euro annui e del 25% per i redditi tra 15.000 e 28.000 euro. Con questa modifica, tutte le fasce di reddito beneficerebbero di una riduzione dell’imposta.

Aumento salariale e detrazioni fiscali

Per quanto riguarda l’incremento salariale, chi guadagna circa 2.000 euro lordi al mese ha già sperimentato un aumento di circa 60 euro netti a partire da luglio. Nel caso in cui il reddito raggiunga il limite massimo di 2.692 euro lordi al mese per ottenere lo sconto massimo, l’aumento sarà di circa 70 euro.

La riforma fiscale comporterebbe una semplificazione del sistema fiscale con un accorpamento delle aliquote, semplificando la tassazione per i contribuenti. Tuttavia, ci potrebbe essere un aumento dell’addizionale regionale IRPEF per i residenti nel Lazio, con un possibile aggravio in busta paga fino a 400 euro.

Contratti pubblici e rinnovo per la pubblica amministrazione

La prossima legge di bilancio prevede un nuovo ciclo di aumenti salariali per i 3,2 milioni di dipendenti pubblici. Questi aumenti saranno implementati inizialmente entro la fine dell’anno e potrebbero riguardare l’indennità di vacanza contrattuale, con un possibile aumento retroattivo per l’intero anno 2023.

Inoltre, il governo intende avviare i negoziati per il rinnovo dei contratti pubblici a partire da gennaio per il triennio 2022-2024. Tuttavia, il finanziamento di questi aumenti rappresenta una sfida, con stime che vanno da 3 a 6 miliardi di euro, considerando anche le Regioni e i Comuni che dovranno finanziare i propri rinnovi contrattuali.

Sostegno alla natalità e riforma fiscale

Il governo sta considerando diverse misure per sostenere la natalità e le famiglie italiane. Queste misure includono incentivi per le donne a dare alla luce un secondo figlio subito dopo il primo, uno sconto sulle imposte per le aziende che assumono madri con almeno tre figli a carico e l’implementazione di un quoziente familiare simile a quello in vigore in Francia. Queste iniziative mirano a rimuovere ostacoli e fornire incentivi per l’espansione delle famiglie italiane.