Legge di Bilancio: le novità per le famiglie
Si è ormai concluso l’iter di discussione e approvazione della nuova Legge di Bilancio, alla quale manca ormai solo l’ultimo scoglio della fiducia in Parlamento. Nel seguente articolo analizziamo quali saranno i principali bonus e incentivi per le famiglie.
E’ atteso ormai in giornata il via libera definitivo da parte del governo alla nuova Legge di Bilancio. La Manovra è il frutto di numerose sedute di confronto tra le parti della maggioranza e non solo, che hanno dovuto lavorare sodo per trovare accordi su molti argomenti spinosi.
Tra i principali vi è la riforma dell’IRPEF, il Superbonus 110% e molti altri. Nel seguente articolo analizzeremo quali sono i migliori bonus posti in essere per le famiglie.
Legge di Bilancio: il bonus asilo nido
Iniziamo il viaggio all’interno della nuova Legge di Bilancio, considerando un primo bonus molto importante per le famiglie: il bonus asilo nido. Questo è assai importante in quanto uno dei problemi post maternità per le donne è quello di trovare un asilo che possa accudire il neonato, consentendo alla madre di poter lavorare.
Stando ai dati ISTAT in Italia c’è posto per il 25,5% dei bambini con età inferiore ai 3 anni, ben al di sotto del 33% che dovrebbe essere garantito in UE. Tale soglia è stata fissata nel 2002 per “sostenere la conciliazione della vita familiare e lavorativa e promuovere la maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro”.
La Manovra dunque aumenterà la disponibilità del Fondo di solidarietà comunicale, che secondo i calcoli, porterà il raggiungimento della soglia UE entro il 2027.
Il congedo di paternità
Altra opzione modificata dalla nuova Legge di Bilancio è quella del congedo di paternità. I giorni di congedo concessi sono aumentati, anche se di poco, rispetto al 2020, passando da tra i 5 e i 7 a tra i 7 e i 10. In questo caso la distanza con altri Paesi dell’UE è abissale, basti pensare che altrove il congedo garantito e retribuito al 100% va da un anno a 46 settimane.
L’Italia è fortemente indietro rispetto agli standard europei per quanto riguarda questi argomenti, sarà dunque compito dell’attuale esecutivo tentare di ridurre il gap con l’UE, fondamentale in ottica NextGen Fund per il 2027.