Libretti postali dormienti, attenzione alla scadenza: quando verranno estinti?
Libretti postali dormienti, si avvicina l’estinzione: entro il 20 ottobre i titolari sono chiamati a dare disposizioni presso qualsiasi ufficio postale e consentire il censimento anagrafico del proprio libretto per non perdere i soldi presenti al suo interno.
Libretti postali: ultima chiamata per chi vuole evitare di perdere i soldi.
Dopo il 20 ottobre, infatti, è prevista l’estinzione dei libretti risultanti dormienti alla data del 31 marzo 2022. I titolari che vogliono salvare le somme al loro interno sono chiamati a dare disposizioni presso qualsiasi ufficio postale e consentire il censimento anagrafico del proprio libretto.
Libretti dormienti: attenzione alla scadenza
Libretti postali dormienti: c’è tempo fino al 20 ottobre per evitare l’estinzione e perdere i soldi
Senza nessun movimento, i libretti risultanti dormienti alla data del 31 marzo 2022 saranno estinti e l’importo al loro interno confluirà in un Fondo istituito dalla Legge Finanziaria del 2006 e gestito da Consap.
I libretti di risparmio postale cosiddetti “dormienti” sono quelli non movimentati dal titolare da più di 10 anni, non sottoposti a procedimenti o blocchi operativi che ne impediscano la movimentazione delle somme e che abbiano un saldo superiore a 100 euro.
Nella categoria dei “conti dormienti”, però, non rientrano solamente i libretti di risparmio, ma anche:
- depositi di denaro;
- conti correnti bancari e postali;
- azioni;
- obbligazioni;
- certificati di deposito;
- fondi d’investimento;
- assegni circolari
- per i quali non risultino operazioni o movimentazioni da parte del titolare del rapporto o di terzi delegati per un periodo di tempo di 10 anni decorrenti dalla data di libera disponibilità delle somme o degli strumenti finanziari.
Libretti postali dormienti: come salvare le somme
Innanzitutto, per capire se il proprio libretto è dormiente basta andare sul sito di Poste Italiane, dove è presente l’elenco dei libretti postali dormienti, segnati dal numero identificativo dell’ufficio postale in cui sono stati aperti.
I titolari che vogliono salvare le somme al loro interno sono chiamati a dare disposizioni presso qualsiasi ufficio postale e consentire il censimento anagrafico del proprio libretto.
Tuttavia, specifichiamo che è possibile ottenere indietro la somma contenuta nel libretto. Per il rimborso si può fare domanda direttamente a Consap entro 10 anni dall’estinzione.