Pagamenti in contanti 2022: limiti e novità
Contanti: dal 1° gennaio 2022 scende ancora il limite per i pagamenti. La soglia dovrebbe passare da 2.000 a 1.000 euro e segue la riduzione già avvenuta il 1° luglio 2020, quando si passò dai 3.000 ai 2.000 euro. Vediamo nel dettaglio tutte le novità a riguardo.
Dal 1° gennaio 2022 cambieranno ancora una volta le norme sui pagamenti in contanti. Con l’anno nuovo è prevista infatti una riduzione della soglia limite, che passerà da 2.000 a 1.000 euro ad operazione (999,99 euro per la precisione).
Vediamo insieme i motivi dietro a questa scelta e quali sono le ultime novità a riguardo.
Pagamenti in contanti: cambiamenti dal 1° gennaio
L’Italia è pronta per restringere ulteriormente le norme attorno all’uso del contante. Sulla scia di quanto disposto dalla Commissione Europea, infatti, dal 1° gennaio 2022 la soglia limite per le operazioni in contanti scenderà da 2.000 a 1.000 euro: una riduzione che segue di pochi mesi quella già avvenuta nel luglio dello scorso anno, quando si passò da 3.000 a 2.000 euro.
La novità è stata annunciata dal Sottosegretario al MEF Federico Freni nel corso delle interrogazioni a risposta immediata del 13 ottobre 2021 presso la Commissione Finanze della Camera.
Una decisione che sembra ormai presa in via definitiva, segno dell’impegno dello Stato nella lotta contro l’evasione fiscale e il riciclaggio di denaro.
Limite ai contanti: le motivazioni
La novità sul limite ai pagamenti in denaro contante in Italia segue quanto sta avvenendo in tutta Europa, con la Commissione UE che ha incentivato recentemente l’introduzione di nuove norme da parte degli Stati Membri volte a contrastare i fenomeni illeciti.
Il segnale dell’Italia è molto forte, considerando che ad oggi la soglia massima imposta dall’Unione Europea per le operazioni in contanti è molto più elevata, essendo pari a 10.000 euro.
Una scelta che ha un duplice fine per il nostro Paese: favorire ulteriormente la lotta contro il riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite e contrastare l’evasione fiscale.