Modello 730/2023 precompilato: come funziona e quali documenti servono

Luca Paolucci
  • Laurea in Economia e Management
  • Laureato in Management Internazionale
28/01/2023

È disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate la bozza del Modello 730/2023, comprensiva di istruzioni per la compilazione e scadenze da rispettare. La versione definitiva della dichiarazione sarà online entro il 2 maggio del prossimo anno, mentre il termine ultimo per la sua presentazione è stato fissato al 30 settembre. 

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È online sul sito dell’Agenzia delle Entrate la bozza del Modello 730/2023, con la versione definitiva che sarà a disposizione dei contribuenti a partire dal 2 maggio.

Vediamo nel seguente articolo entro quando andrà presentata la certificazione e quali sono i documenti da raccogliere.

Modello 730/2023: quando si potrà presentare?

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A partire dal 2 maggio 2023, i contribuenti interessati potranno presentare il Modello 730/2023 precompilato accedendo direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate previa autenticazione tramite SPID, CIE o CNS. In alternativa, sarà possibile rivolgersi ad un CAF, ad un professionista abilitato o al proprio sostituto d’imposta (datore di lavoro) se presta assistenza fiscale. Se si tratta di un Modello 730 senza sostituto, per la presentazione bisogna rivolgersi necessariamente ad un CAF o ad un professionista abilitato.

Il modello precompilato, ricordiamo, non è un obbligo: i contribuenti possono comunque decidere di non utilizzarlo e di presentare la dichiarazione in modo ordinario.

Modello 730/2023: le scadenze

Per quanto riguarda le scadenze, il Modello 730 (sia precompilato che ordinario) andrà presentato entro il 30 settembre 2023. Tuttavia, cadendo di sabato, con tutta probabilità si slitterà al 2 ottobre 2023. L’ufficialità sulla data dovrebbe arrivare nelle prossime settimane.

Modello 730/2023: i documenti necessari

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La maggior parte dei documenti da raccogliere per il Modello 730/2023 sono quelli riguardanti dati anagrafici e reddituali. Ecco l’elenco dei principali:

  • copia documento di identità e tessera sanitaria del contribuente (dichiarante);
  • tessera sanitaria del coniuge e dei familiari a carico (figli ed altri familiari);
  • dichiarazione redditi anno precedente (Modello 730/2022 o Modello Redditi/2022);
  • eventuali ricevute del modello F24 di versamento (acconti 2022);
  • Certificazione unica 2023 (anno d’imposta 2022);
  • assegni periodici ricevuti dal coniuge per sentenza di separazione o divorzio;
  • attestazione del datore di lavoro, delle somme corrisposte a colf e badanti;
  • certificazioni utili percepiti e altri redditi di capitale (CUPE/2023);
  • documentazione per vendita terreni a seguito di lottizzazione, cessione di immobili acquistati da non più di cinque anni;
  • contratti di locazione in essere da cui si evince il canone annuo percepito (ed eventuale ricevuta di avvenuta opzione cedolare secca);
  • visura catastale;
  • atti o contratti di compravendita, donazione, divisione, successione;
  • copia F24 di versamento IMU pagati nel 2022.

Le spese detraibili

Il secondo gruppo di documenti è quello che riguarda le spese e gli oneri sostenuti nel 2022 che possono essere portati in detrazione o deduzione nel Modello 730/2023. Ecco la lista dei più importanti:

  • contratto di locazione, per chi nel 2022 ha abitato in affitto
  • attestazione della banca da cui si evincono gli interessi per mutuo abitazione principale (produrre anche l’atto di acquisto, l’atto di mutuo e le fatture notaio e di altri oneri accessori)
  • fattura pagata ad agenzie immobiliari per l’acquisto dell’abitazione principale
  • tutta la documentazione necessaria per godere delle detrazioni fiscali per i lavori sulla casa (bonus ristrutturazione, ecobonus, bonus facciate, bonus verde, sismabonus, superbonus, bonus mobili, ecc.). .
  • fatture, ricevute fiscali, scontrini ed altra documentazione riferiti alle spese sanitarie (farmacia, visite mediche, analisi laboratorio, acquisti dispositivi medici, ecc.)
  • documentazione fiscale riferita spese veterinarie, spese funebri, erogazioni liberali, spese sanitarie per portatori di handicap (mezzi necessari all’accompagnamento, deambulazione, sollevamento o sussidi informatici) e documento comprovante lo stato di invalidità o di portatore di handicap, spese per veicoli per i portatori di handicap (autoveicoli o motoveicoli), spese per acquisto cani guida, ecc.
  • abbonamenti trasporto pubblico locale regionale e interregionale
  • assicurazione vita o infortuni rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana
  • contributi versati per assicurazione obbligatoria INAIL contro gli infortuni domestici (assicurazione casalinghe)
  • ricevute versamento contributi previdenziali obbligatori o facoltativi
  • attestazione versamenti a Fondi di previdenza complementare
  • ricevute di versamento contributi previdenziali per addetti ai servizi domestici e familiari (colf e badanti)
  • ricevute pagamento tasse universitarie e scolastiche
  • ricevute pagamento spese per attività sportive dei figli di età compresa tra i 5 e 18 anni
  • contratti di locazione pagati per studenti universitari fuori sede o convitti e relativi pagamenti
  • rette asili nido.