Modello 730: come scaricare le spese per mezzi pubblici?
Nell’infinito panorama offerto dal modello 730, è possibile portare in detrazione anche le spese per i mezzi pubblici, ma non tutti sono a conoscenza di questa possibilità. Approfondiamo nel seguente articolo tutte le possibilità offerte e come fare per portare in detrazione tali spese.
Anche i mezzi pubblici possono essere portati in detrazione del Modello 730. I contribuenti, infatti, hanno la possibilità di richiedere la detrazione per le spese relative all’abbonamento al trasporto pubblico effettuate nel corso del 2022. L’agevolazione spettante è l’Irpef al 19%: approfondiamo insieme il tema per capire come fare.
Modello 730: dove detrarre le spese per i mezzi pubblici?
Vediamo come e dove è possibile portare in detrazione le spese per i mezzi pubblici all’interno del Modello 730. All’interno del quadro E si possono portare in detrazione le suddette spese: nei righi E8-E10 per “Spese sostenute per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale”. L’importo dovrà contenere anche le spese che sono state indicate nella sezione “Oneri deducibili” della Certificazione Unica.
Mezzi pubblici: come funziona la detrazione?
Cosa possono portare in detrazione i contribuenti grazie al Modello 730? Costoro hanno la possibilità di portare in detrazione le spese per l’acquisto degli abbonamenti di tutti i mezzi pubblici di trasporto. I servizi possono essere forniti indistintamente da enti pubblici o privati, che risultino essere affidatari del servizio pubblico.
Quanto è il massimale di spesa detraibile?
Ovviamente vi sono dei limiti relativamente alle spese che si possono portare in detrazione: nel dettaglio, le spese per mezzi pubblici sostenute possono essere detratte per un massimo di 250 euro. Questo viene specificato dall’Agenzia delle Entrate in un’apposita nota.
Chi può richiedere la detrazione?
La detrazione può essere richiesta da chiunque abbia sostenuto spese per abbonamenti ai mezzi pubblici, entro il limite massimo di 250 euro. Le spese devono essere relative ai seguenti servizi:
- acquisto di abbonamenti a bus e pullman;
- abbonamenti per viaggi in metro o per il treno;
- spese sostenute per i familiari che risultano essere a carico fiscale.