Modello 730 precompilato 2022 online: come modificare
È ufficialmente iniziata la stagione della dichiarazione dei redditi e sul sito dell’Agenzia delle Entrate è possibile accedere al modello 730 precompilato 2022. Vediamo insieme come apportare modifiche al modello e chi può usufruirne.
Con la fine di maggio e l’inizio di giugno è ufficialmente iniziata la stagione delle dichiarazioni dei redditi. A partire dal 31 maggio è possibile scaricare il modello 730 precompilato dal sito dell’Agenzia delle Entrate, e potrà essere modificato e inviato.
Possono usufruire del modello 730 precompilato coloro che sono titolari di redditi di lavoro dipendenti e assimilati. Vediamo insieme come accedere al modello, quali opzioni possono essere applicate e chi può usufruirne.
Modello 730/2022: come modificare il precompilato
Accendo al sito dell’Agenzia delle Entrate tramite credenziali Spid, Cie, Cns o Pin Inps è possibile modificare il modello 730 precompilato, che riguarda la comunicazione reddituale relativa al periodo d’imposta precedente solo per colori i quali siano “titolari di redditi di lavoro dipendente e assimilati (articoli 49 e 50, comma 1, lettere a), c), c-bis), d), g), con esclusione delle indennità percepite dai membri del Parlamento europeo, i) e l), del Tuir)”.
Tra le varie opzioni che che è possibile compiere con il precompilato troviamo:
- accettazione integrale o modifica dei dati contenuti nella dichiarazione procedendo poi all’invio;
- versare le quote dovute attraverso modello F24 già compilato o richiedendo l’addebito sul proprio conto corrente bancario o postale;
- nel caso in cui si sia a credito, indicare le coordinate del proprio conto corrente bancario o postale sul quale accreditare il rimborso.
Le scadenze per la presentazione della dichiarazione è fissata al 30 settembre per chi utilizza il 730. Il 30 novembre, invece, è il termine ultimo per chi utilizza l’applicazione Redditi web.
Modello 730: chi può utilizzarlo
Possono utilizzare il modello 730 anche coloro che hanno percepito redditi di fabbricati e terreni, redditi di lavoro autonomo per cui non è richiesta partita Iva, redditi assoggettabili a tassazione separata (come i redditi percepiti dagli eredi).