Modello 770/2023: quali sono le sanzioni in caso di omissioni o errori
Con l’approccio della scadenza per il Modello 770/2023, è essenziale conoscere le sanzioni in caso di omissione o errori, con sanzioni dal 120% al 240%. È possibile correggere o integrare la dichiarazione, anche dopo la scadenza, entro 90 giorni, usufruendo del ravvedimento operoso.
Con l’arrivo imminente della scadenza per la presentazione del Modello 770/2023, è cruciale comprendere le sanzioni applicate in caso di invio ritardato o con errori da parte dei responsabili della ritenuta d’acconto, come definito dal decreto legislativo n. 471 del 1997.
770/2023: sanzioni per omissione e ritardo
Nel caso di omissione o invio ritardato del Modello 770/2023, le sanzioni amministrative sono proporzionate alla gravità dell’infrazione, in linea con il decreto legislativo n. 471 del 1997.
L’articolo 2 di tale decreto stabilisce sanzioni che variano dal 120% al 240% dell’importo delle ritenute non versate, con un minimo di 250 euro.
Correzioni e integrazioni
Per risolvere errori o omissioni, è possibile inviare una dichiarazione correttiva o integrativa del Modello 770/2023. Se le correzioni dovevano essere apportate prima della scadenza del 31 ottobre 2023, era necessario compilare completamente una nuova dichiarazione e segnare “Correttiva nei termini” sul frontespizio.
Correzioni post-scadenza
Se il termine di presentazione è già scaduto, la correzione richiederà una nuova dichiarazione completa, con la casella “Dichiarazione integrativa” segnata. In entrambi i casi, bisognerà indicare il protocollo della dichiarazione precedente.
Sanzioni per compensi errati
Nel caso in cui gli importi dichiarati siano inferiori a quelli accertati, si applicano sanzioni tra il 90% e il 180% dell’importo delle ritenute non versate riferibili alla differenza, con un minimo di 250 euro. Queste sanzioni aumentano del 50% se coinvolgono documenti falsi o condotte fraudolente.
Benefici del ravvedimento
Per entrambe le situazioni, è possibile presentare la dichiarazione correttiva o integrativa entro 90 giorni dalla scadenza, regolarizzando le sanzioni mediante il ravvedimento operoso dell’articolo 13 del decreto legislativo n. 472 del 1997. Ciò significa che anche l’omissione nell’invio del Modello 770/2023 può essere regolarizzata fino al 29 gennaio 2024.
Nonostante la scadenza imminente, i responsabili della ritenuta d’acconto hanno la possibilità di correggere gli errori e integrare le dichiarazioni per evitare sanzioni e adeguarsi agli obblighi fiscali.