Mutui a tasso variabile in aumento: di quanto e perché

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
18/06/2023

I tassi di interesse sui mutui sono influenzati dalle decisioni della BCE in base all’evoluzione dell’inflazione e dell’economia. Mentre si prevede un aumento dei tassi nel breve termine, le previsioni a lungo termine richiedono cautela. È importante tenere conto delle diverse opzioni di mutuo disponibili e delle prospettive future prima di prendere una decisione. 

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La Banca Centrale Europea (BCE) ha annunciato un aumento dei tassi di interesse il 15 giugno, con l’obiettivo di contenere l’inflazione. Questa decisione avrà un’immediata ripercussione sui finanziamenti erogati alle imprese e alle famiglie, inclusi i mutui per l’acquisto di case. I mutui a tasso variabile sono già in costante aumento, risultando più costosi rispetto a quelli a tasso fisso. Tuttavia, per fare previsioni a lungo termine, è necessaria cautela.

Aumento dei tassi di interesse della BCE

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A partire dal 21 maggio 2023, i tassi di interesse per le operazioni di rifinanziamento principali, rifinanziamento marginale e depositi presso la BCE hanno subito un aumento del 0,25%, portandoli rispettivamente al 4%, 4,25% e 3,50%.

Costo attuale dei mutui

I mutui a tasso fisso offerti dalle banche hanno un tasso di interesse medio compreso tra il 3,4% e il 4%. Attualmente, la migliore offerta a giugno 2023 è quella del mutuo BPER, con una rata mensile di €435 per un mutuo di €100.000 con una durata di 30 anni e un valore immobile di €200.000, con un Taeg del 3,44%. Altre offerte interessanti provengono da Crédit Agricole, Credem, BNL e Banca Widiba.

Per i mutui a tasso variabile, l’opzione più conveniente è offerta da ING, con una rata mensile di €482, un tasso d’interesse del 4,17% (Euribor 3M + 0,65%) e un Taeg del 4,38%. Altre proposte interessanti provengono da Banca Sella, BPER, Crédit Agricole e Banco Popolare Pugliese.

Prospettive future dei tassi dei mutui

Si prevede che i tassi dei mutui inizieranno a diminuire solo alla fine del 2024, stabilizzandosi intorno al 4%. Questa proiezione si basa sull’ipotesi di un’alta inflazione nei prossimi anni, con una previsione del 5,5% nel 2023, del 3% nel 2024 e del 2% nel 2025.

Mutui a tasso fisso o tasso variabile?

Attualmente, i mutui a tasso fisso sono più convenienti a causa delle previsioni future sfavorevoli per i tassi a tasso variabile. I mutui a tasso fisso offrono maggiore sicurezza, anche se solitamente hanno un costo più elevato.

Soluzioni ibride: Mutui a tasso misto

Gli esperti consigliano di considerare mutui a tasso misto, come quelli a tasso variabile con cap o i mutui a tasso misto, che combinano i vantaggi di entrambe le opzioni, offrendo convenienza immediata e limitando l’aumento delle rate.