Mutui: tasso fisso o variabile?

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale
16/09/2023

Mutui: torna la grande sfida tra il tasso fisso e tasso variabile. Quale dei due conviene di più ad oggi, anche alla luce della nuova variazione sui tassi? Approfondiamo la questione nel presente articolo.

Bce

La Banca Centrale Europea (BCE) ha annunciato un ulteriore aumento dei tassi d’interesse, con un incremento del 0,25%, confermando la sua costante attenzione all’obiettivo di contenere l’inflazione. Questo incremento rappresenta un nuovo massimo. I tassi su decisione della Lagarde continuano a crescere, anche perché l’inflazione non sembra voler diminuire. Cosa accadrà dunque nel medio periodo?

Tassi: nuovi aumenti in arrivo?

Bce

Nonostante l’ennesimo aumento dei tassi, questa notizia può essere accolta con ottimismo da coloro che attualmente stanno ripagando un mutuo legato all’andamento dell’Euribor. Negli ultimi 13 mesi, le loro rate sono aumentate in modo significativo, con un incremento medio del 70% e addirittura picchi superiori al 100%. L’Euribor ha già da tempo raggiunto la linea del 4,00%, ma temono nuovi aumenti nei prossimi mesi.

Mutui a tasso: aumenteranno ancora?

Il 4% sembra rappresentare un livello massimo al momento, al di là del quale sembra difficile procedere ulteriormente. Un elemento importante da considerare è il prezzo del petrolio, che è salito a 90 dollari al barile, suscitando preoccupazione anche tra le istituzioni. Questo è significativo poiché le proiezioni sull’inflazione della BCE prevedono un prezzo del petrolio notevolmente più basso.

Aumenta anche l’Eurirs?

L’altro tasso di riferimento della Bce, oltre all’Euribor, sembra aver subito, o che starà per subire una vertiginosa impennata. I costi dei mutui a tasso fisso e variabile potrebbero subire nuovi incrementi nei prossimi mesi. Per questo motivo, nell’immediato, la differenza tra i migliori tassi, che attualmente vede i tassi fissi vantaggiosi con un vantaggio iniziale dell’1% rispetto a quelli variabili, potrebbe rimanere invariata.

Medio periodo: quali sono le previsioni?

Bce

Vediamo ora insieme le previsioni per il medio periodo per quanto riguarda i tassi d’interesse? Secondo Stefano Rossini, CEO di MutuiSupermarket.it, come riportato su Il Sole 24 Ore, è possibile che nei prossimi 12-24 mesi il mercato si adegui a questa anomalia e che i mutui a tasso variabile tornino a costare meno dei mutui a tasso fisso, con uno sconto compreso tra 40 e 100 punti base.