NASpI aprile 2023: pagamenti in anticipo o in ritardo?
NASpI aprile 2023: pagamenti in anticipo? Non ci sono ancora le date ufficiali, ma gli accrediti dell’indennità di disoccupazione riconosciuta ai lavoratori dipendenti che hanno perso involontariamente il lavoro, ma gli accrediti del prossimo mese potrebbero arrivare con qualche giorno di anticipo o di ritardo a causa delle festività pasquali. Vediamo insieme le ultime novità.
Potrebber arrivare in anticipo o in ritardo rispetto al solito i pagamenti della NASpI relativi al prossimo mese di aprile, considerando che Pasqua cadrà domenica 9.
Vediamo nel seguente articolo tutte le ultime novità a riguardo.
NASpI marzo 2023: pagamenti in anticipo o in ritardo?
C’è incertezza sulla data di avvio dei pagamenti della NASpI relativa al prossimo mese di aprile. Considerano che Pasqua cadrà domenica 9, c’è chi ipotizza un anticipo dei pagamenti alla settimana precedente, con gli accrediti che potrebbero prendere il via già da lunedì 3. Non è da escludere, tuttavia, un posticipo alla settimana successiva alle festività pasquali.
Ricordiamo che non esiste una data universale valida per tutti i beneficiari, poiché dipende da quando è stata inoltrata la domanda all’Istituto: per tale motivo, entro i primi 10 giorni di ogni mese l’INPS dà la possibilità di verificare la data esatta del pagamento accedendo al proprio fascicolo previdenziale sul sito web dell’Istituto (in alternativa è possibile rivolgersi ai CAF o ai patronati).
NASpI 2023: cos’è e a chi spetta
La NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) viene corrisposta per un numero di settimane pari alla metà di quelle contributive dei precedenti quattro anni, che devono essere almeno 13, ai lavoratori dipendenti che hanno perduto involontariamente l’occupazione. Queste le categorie beneficiarie:
- dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni;
- personale artistico con rapporto di lavoro subordinato;
- soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato con le medesime cooperative.
- operai agricoli a tempo indeterminato;
- apprendisti.
Restano escluse da questo tipo di prestazione, invece, le seguenti categorie di lavoratori:
- dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni;
- lavoratori titolari di assegno ordinario di invalidità;
- lavoratori che hanno maturato i requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato;
- operai agricoli a tempo determinato;
- lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale.