NASPI e dimissioni: tutte le eccezioni per il sussidio
Uno dei requisiti fondamentali per poter accedere alla NASPI è quello di trovarsi in stato di disoccupazione per perdita “involontaria del posto di lavoro”. Questo esclude a prescindere tutti i lavoratori dimissionari. Ci sono, però, delle eccezioni in cui anche in caso di dimissioni si può beneficiare del contributo.
Per poter accedere alla NASPI – l’indennità che viene erogata dall’INPS come sussidio per i cittadini disoccupati – bisogna dimostrare di aver perso “involontariamente” il proprio posto di lavoro. Questo esclude a priori la possibilità di accedervi nel caso in cui l’ex lavoratore abbia rassegnato le dimissioni – che denotano invece la volontarietà.
Ci sono però delle eccezioni a questa regola, vediamo insieme quali casi rientrano tra queste.
Naspi: dimissioni e maternità
Nonostante, come detto, la perdita del lavoro debba essere indipendente dalla volontà del lavoratore, sono presenti alcuni eccezioni, per tutelare ulteriormente il mondo del lavoro. Si può infatti accedere alla NASPI, ancorché dimissionari in alcune situazioni specifiche, come ad esempio nel caso in cui ci siano dimissioni nel periodo tutelato della maternità.
Naspi: dimissioni per giusta causa
Un’altra delle casistiche che consente l’accesso alla NASPI nonostante le dimissioni, è quando il lavoratore è costretto a farlo. Siamo di fronte al caso in cui vengano presentate le dimissioni per giusta causa, cioè quando si sia verificata una causa che non consente in nessun caso la prosecuzione del rapporto di lavoro, nemmeno in modalità provvisoria.
Naspi: eccezione alle dimissioni
L’ultimo caso in cui viene riconosciuta la possibilità di accedere alla NASPI è quello della risoluzione consensuale, ossia quando le parti in causa – ovvero il dipendente e il datore di lavoro – raggiungono l’intesa per l’interruzione del rapporto di lavoro tramite la procedura conciliativa di concerto con la Direzione Territoriale del Lavoro.
NASPI: la procedura online
La domanda di contributo NASPI può essere fatta accedendo al portale online dell’INPS. Una vola entrati, tramite una piccola guida (anche video-introduttiva) a disposizione, si devono seguire i passaggi proposti, confermando alcuni dati già in possesso dell’INPS (dati anagrafici, dati del richiedente) e inserendo tutti i dati dell’azienda per la quale abbiamo lavorato fino alla data del licenziamento o della scadenza del contratto. La procedura è molto intuitiva, rilascia un file formato PDF di riepilogo alla fine della stessa e viene elaborata dall’Istituto in circa una settimana, al termine della quale, tramite SMS si verrà aggiornati sulla corretta accettazione o meno del sussidio di disoccupazione.