NASpI giugno 2023: le date dei pagamenti

Luca Paolucci
  • Laurea in Economia e Management
  • Laureato in Management Internazionale
12/05/2023

NASpI giugno 2023: quando arriveranno i pagamenti? Gli accrediti dell’indennità di disoccupazione riconosciuta ai lavoratori dipendenti che hanno perso involontariamente il lavoro dovrebbero prendere il via mercoledì 7 per concludersi il 14 giugno. Vediamo insieme chi riceverà le somme.

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Dovrebbero prendere il via mercoledì 7 i pagamenti di giugno della NASpI, Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, l’indennità di disoccupazione erogata dall’INPS a partire dal 2015 ed introdotta in sostituzione dell’ASPI.

Vediamo nel dettaglio tutte le ultime novità.

NASpI giugno 2023: le date dei pagamenti

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I pagamenti della NASpI relativa al mese di giugno 2023 dovrebbero prendere il via mercoledì 7, per poi concludersi, come di consueto, nel giro di una settimana, quindi entro mercoledì 14 giugno.

Ricordiamo che non esiste una data universale valida per tutti i beneficiari, poiché dipende da quando è stata inoltrata la domanda all’Istituto: per tale motivo, entro i primi 10 giorni di ogni mese l’INPS dà la possibilità di verificare la data esatta del pagamento accedendo al proprio fascicolo previdenziale sul sito web dell’Istituto (in alternativa è possibile rivolgersi ai CAF o ai patronati).

I beneficiari

La NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) viene corrisposta per un numero di settimane pari alla metà di quelle contributive dei precedenti quattro anni, che devono essere almeno 13, ai lavoratori dipendenti che hanno perduto involontariamente l’occupazione. Queste le categorie beneficiarie:

  • dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni;
  • personale artistico con rapporto di lavoro subordinato;
  • soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato con le medesime cooperative.
  • operai agricoli a tempo indeterminato;
  • apprendisti.

Restano escluse da questo tipo di prestazione, invece, le seguenti categorie di lavoratori:

  • dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni;
  • lavoratori titolari di assegno ordinario di invalidità;
  • lavoratori che hanno maturato i requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato;
  • operai agricoli a tempo determinato;
  • lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale.