Nuovi contributi attività chiuse: requisiti e come funzionano
La bozza del decreto Sostegni ter approvata il 21 gennaio in Consiglio dei Ministri stanzia nuovi aiuti per le attività rimaste chiuse durante l’emergenza da Covid-19. Dai contributi a fondo perduto alla sospensione dei versamenti, vediamo nel seguente articolo quali sono le misure pensate per le imprese.
Nuovi contributi a fondo perduto e stop dei versamenti per le attività rimaste chiuse a causa della pandemia: sono questi gli interventi a favore delle imprese inseriti nella bozza del decreto Sostegni ter approvata il 21 gennaio 2022 in Consiglio dei Ministri.
In attesa della pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale, è già stato deciso di rifinanziare il fondo già esistente con ulteriori 30 milioni di euro.
Vediamo nel dettaglio quali sono i requisiti da possedere per avere accesso agli aiuti del decreto Sostegni ter.
Decreto Sostegni ter: nuovi aiuti per le attività chiuse
Il decreto Sostegni ter, che ha passato il primo esame in Consiglio dei Ministri lo scorso 21 gennaio, dispone nuovi aiuti per le imprese rimaste chiuse a causa della pandemia. Nel dettaglio, il provvedimento introduce:
- nuovi contributi a fondo perduto;
- la sospensione dei versamenti dell’IVA e delle ritenute alla fonte del mese di gennaio 2022.
Nella bozza del decreto, inoltre, viene specificato che:
“Gli aiuti sono destinati a quelle attività che alla data di entrata in vigore del presente decreto risultano chiuse in conseguenza delle misure di prevenzione adottate”.
Nuovi aiuti alle imprese: i requisiti
Per finanziare i nuovi aiuti, il decreto Sostegni ter prevede il rifinanziamento con 30 milioni di euro del Fondo per le attività chiuse, dal quale sono stati erogati i precedenti aiuti per quelle imprese rimaste inattive per mesi a seguito dei primi decreti restrittivi emergenziali.
Questi i requisiti per poter fare domanda e accedere ai contributi del fondo per le attività chiuse:
- la partita IVA deve risultare attiva in data antecedente al 26 maggio 2021;
- l’attività prevalente della partita IVA che riceve gli aiuti risultante all’Anagrafe tributaria alla data del 26 maggio 2021 deve essere individuata dai codici ATECO 2007 elencati nell’allegato 1 del decreto MiSE del 9 settembre.