Nuovi scaglioni IRPEF: come cambiano le buste paga?

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale
29/11/2021

Con l’introduzione dei nuovi scaglioni IRPEF, cambiano sicuramente anche le buste paga dei lavoratori. Sono previsti infatti degli aumenti importanti nel 2022: cerchiamo di fare chiarezza e vedere quali redditi otterranno aumenti più elevati in busta paga.

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Sono in arrivo importanti novità sul fronte lavoro e tassazione, in particolare legate alla riforma dell’IRPEF. Questa infatti verrà modificata, passando da cinque a quattro scaglioni e porterà dei benefici importanti. Secondo i primi studi, ne beneficeranno maggiormente coloro che hanno redditi elevati, a discapito dei redditi meno elevati.

La nuova Legge di Bilancio ha stanziato ben 8 miliardi per supportare tale riforma, la quale sta ultimando il proprio iter politico al Senato. Vediamo dunque come cambierà la busta paga degli italiani.

Nuove aliquote IRPEF 2022: come cambiano le buste paga?

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Le nuove buste paga degli italiani saranno più corpose, ma questo varierà in base al reddito di ogni lavoratore. La nuova IRPEF è frutto dell’accordo politico trovato tra i partiti e avrà come novità:

  • il passaggio da 5 a 4 aliquote IRPEF;
  • la rimodulazione delle detrazioni.

Le nuove buste paga dunque deriveranno dai seguenti scaglioni:

  • primo scaglione: da 0 a 15 mila euro, con aliquota IRPEF al 23%;
  • secondo scaglione: da 15 mila a 28 mila euro, con aliquota IRPEF al 25%;
  • terzo scaglione: da 28 mila a 50 mila euro, con aliquota IREPF al 28%;
  • quarto scaglione: oltre i 50 mila euro, con aliquota IRPEF al 43%.

Inoltre vi sarà una modifica delle detrazioni, le quali prevedono l’assorbimento dell’ex bonus Renzi da 100 euro, che sarà erogato in automatico alle fasce di reddito fino a 28 mila euro.

Riforma IRPEF: gli aumenti in busta paga per ogni scaglione

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Purtroppo però secondo i primi studi effettuati, la riforma impatterà in modo evidente sui redditi superiori a 40 mila euro, lasciando invece pressoché invariata la situazione per i redditi più bassi. Per i redditi con 40 mila euro, vi saranno 51 euro in più al mese in busta paga. Per redditi da 50 mila euro in su si parla di 80 euro in più al mese.

Confindustria si è espressa in maniera non favorevole alla seguente riforma, in quanto i benefici reali per le famiglie italiane sono impercettibili, in particolare per quelle con redditi bassi. Si discuterà a breve della nuova distribuzione degli 8 miliardi di euro stanziati, che dovrebbero andare a lavoratori dipendenti e pensionati, senza passare per la riforma dell’IRAP.