Nuovo bonus da 10 euro: di cosa si tratta?
Il governo ha dato il via libera ad un nuovo bonus di appena 10 euro, ma che potrebbe essere molto utilizzato data la diffusione dell’attività sottostante. Si tratta del bonus revisione auto, detto anche veicoli sicuri. Vediamo come funziona insieme nel seguente articolo.
La possibilità di richiedere il bonus revisione auto per il 2023, ha avuto ufficialmente il via a partire dal 3 Aprile 2023. Questo potrà essere richiesto in seguito fino al 31 Dicembre 2023. Si tratta di un bonus ideato appositamente per compensare l’aumento dei prezzi delle revisioni auto. Se avete effettuato entro il 2022 una revisione auto questo è il bonus che fa per voi.
Revisione auto: ecco quando farla
Vediamo in primis quando va fatta la revisione auto, uno degli adempimenti obbligatori per coloro che sono in possesso di una vettura o di una moto. Si tratta di un obbligo che scaturisce direttamente dal Codice della Strada, per garantire la sicurezza degli automobilisti. Negli ultimi anni il costo della revisione è aumentato di molto, passando da 45 a 54,95 euro, e in seguito da 66,88 a 79,02 euro.
Mancata revisione: quali sono le sanzioni?
Vediamo quali sono le sanzioni che potrebbero essere recapitate in caso di mancata revisione del veicolo. Per chi non è in regola con la revisione scatta immediatamente il divieto di circolazione e i proprietari rischiano una multa da 173 a 694 euro. La multa potrebbe aumentare fino a 1.998 a 7.993 euro se si circola comunque.
Bonus revisione: come funziona?
Vediamo ora come funziona il bonus revisione auto nel dettaglio. Il contributo è pari all’aumento del costo alla Motorizzazione, e cioè 9,95 euro ed è riconosciuto per un solo veicolo e per una sola volta: una cifra molto esigua, che in molti hanno definito ridicola, ma che forse a qualcuno farà comunque comodo. Il rimborso avviene una volta inseriti i dettagli della propria vettura sul sito.
Bonus revisione auto: come richiederlo?
Vediamo come richiedere il bonus revisione auto. In primis, è necessario accedere con SPID con livello di sicurezza 2, CNS e CIE. La domanda è corredata da una dichiarazione sostitutiva in cui il richiedente attesta e comunica i dati richiesti. L’applicazione prevede il rilascio, nell’area riservata a ciascun beneficiario registrato, di una ricevuta di quanto presentato sulla piattaforma.