Nuovo Btp Futura: collocamento e caratteristiche
Tesoro: pronta la terza emissione del Btp Futura. Il nuovo titolo obbligazionario finalizzato a sostenere l’economia italiana verrà collocato sul mercato dal 19 al 23 aprile e sarà destinato esclusivamente ad investitori retail ed affini. Cosa cambia rispetto alle prime due emissioni?
Il Tesoro è pronto per l’emissione del nuovo Btp Futura, il terzo nel giro di pochi mesi. Il titolo obbligazionario, volto a raccogliere le risorse per finanziare la ripresa economica del Paese, verrà collocato sul mercato dal 19 al 23 aprile e sarà destinato solamente ai cosiddetti investitori retail.
Rispetto alle prime due emissioni cambieranno la durata, che passa a 16 anni, e i periodi di riconoscimento dei premi fedeltà. Vediamo più nel dettaglio le caratteristiche del nuovo Btp Futura e le differenze rispetto ai suoi predecessori.
Pronta l’emissione del nuovo Btp futura
Dal 19 al 23 aprile avverrà il collocamento sul mercato del nuovo Btp Futura, il titolo obbligazionario ideato dal Tesoro con l’obiettivo di raccogliere le risorse per finanziare le numerose misure a sostegno dell’economia italiana emanate nel corso della pandemia da Covid-19.
Il Btp Futura sarà rivolto esclusivamente agli investitori retail (e affini) e sarà collocato attraverso la piattaforma MOT (Mercato Telematico delle Obbligazioni) di Borsa Italiana. Le banche dealer saranno Unicredit e Intesa Sanpaolo e il Mef si è riservato la facoltà di chiudere anticipatamente l’emissione qualora lo reputi necessario.
Come comunicato dal Ministero dell’economia e delle finanze, però, il nuovo bond presenterà caratteristiche diverse rispetto ai suoi due predecessori.
Nuovo Btp Futura: che cosa cambia
Il nuovo Btp Futura, infatti, avrà una durata più lunga rispetto ai due precedenti collocamenti: la scadenza viene portata a 16 anni dall’emissione.
Inoltre, cambiano anche i periodi di riconoscimento dei premi fedeltà, già previsti anche dai due precedenti bond. A differenza di questi, però, il nuovo Btp Futura prevede la divisione in due tranche dei premi:
- la prima verrà riconosciuta dopo 8 anni e prevede un minimo garantito dello 0,4% ed un massimo dell’1,2%;
- la seconda, invece, sarà erogata alla scadenza e verrà a sua volta suddivisa in due parti (una con un minimo garantito dello 0,6% ed un massimo dell’1,8% legato al Pil dei primi 8 anni; l’altra con un minimo dell’1% ed un massimo del 3% sulla base del Pil dal nono al sedicesimo anno).