Obbligo fattura elettronica forfettari: quali sono le sanzioni?
Dallo scorso 1° luglio i titolari di partita IVA in regime forfettario sono obbligati a presentare la fattura elettronica. Cosa succede a chi non rispetta l’obbligo? Il legislatore ha previsto un preciso meccanismo sanzionatorio, che però partirà a pieno regime solo dopo i primi tre mesi dall’entrata in vigore della norma.
È partito ufficialmente il 1° luglio 2022 l’obbligo di fatturazione elettronica per i titolari di partita IVA in regime forfettario che nel 2021 hanno conseguito ricavi o compensi superiori a 25.000 euro.
Per semplificare la transizione, il Governo ha pensato ad una fase di moratoria prevista per il terzo trimestre dell’anno prima dell’entrata in vigore a pieno regime del meccanismo di sanzioni per chi non rispetta l’obbligo.
Sanzioni: primi tre mesi di moratoria
Per semplificare l’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica a carico dei soggetti forfettari, il Governo ha previsto una fase di moratoria delle sanzioni: i soggetti tenuti all’emissione della fattura, per il solo periodo del terzo trimestre 2022, non saranno assoggettati a sanzioni se emetteranno le fatture elettroniche entro il mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione (anziché nell’ordinario termine di legge dei dodici giorni).
Dal 1° ottobre 2022 la violazione dell’obbligo di fatturazione elettronica verrà punita in base alle previsioni dell’art. 6 co. 2 del D.Lgs. n. 471/1997 e, pertanto, con l’applicazione di una sanzione che potrà oscillare dal 5% al 10% dei corrispettivi, con un minimo di 500 euro se dall’errore non derivano conseguenze sul calcolo dell’IVA o delle imposte sui redditi.
Qualora il contribuente abbia tempestivamente registrato il corrispettivo ai fini delle imposte dirette e abbia altresì provveduto alla tardiva emissione della fattura, verrà assoggettato alla sanzione residuale di cui all’ultimo periodo del comma 2 dell’articolo 6 del D.Lgs. n. 471/1997, ricompresa tra 250 euro e 2.000 euro (Risposta dell’Agenzia delle Entrate all’istanza di interpello n. 520/2021).
Obbligo fattura elettronica scattato il 1° luglio
Dal 1° luglio 2022, ricordiamo, i titolari di partita IVA in regime forfettario sono obbligati a presentare la fattura elettronica. Nello specifico, i contribuenti che nel 2021 hanno conseguito ricavi o compensi, ragguagliati ad anno, superiori a 25.000 euro, di conseguenza, sono obbligati ad emettere, conservare e ricevere le fatture in formato elettronico a partire dal prossimo mese.
L’esonero dall’obbligo, invece, spetterebbe a circa 800.000 partite IVA, tra micro imprese, lavoratori autonomi e professionisti, che per altri due anni rimarrebbero all’interno del regime forfettario con la semplice fattura cartacea.