Pagamenti della Pubblica Amministrazione: ritardi cancellati?
Buona notizia sul fronte pagamenti debiti della Pubblica Amministrazione: nel 2020 si è abbassata ancor di più l’attesa per versamenti dovuti dall’ente pubblico. Il trend è positivo anche se ci si muove a ritroso fino al 2015: diamo un’occhiata ai dati.
Solitamente, gli enti pubblici italiani non sono noti per la loro velocità operativa, spesso causata dall’eccessivo peso della burocrazia, che andrebbe snellito in molti settori. Fa ben sperare la notizia comunicata dalla Piattaforma per i crediti commerciali (PCC), secondo la quale la percentuale di fatture pagate dalla P.A (142,7 miliardi di euro) a fronte del totale dei debiti (152,7 miliardi di euro) ammonta al 96%.
I dati sono incoraggianti anche se paragonati con il quinquennio passato, che mostra un trend in netto miglioramento.
P.A: migliorano i tempi di pagamento delle fatture
E’ in miglioramento il trend dei pagamenti delle fatture da parte della P.A: nel triennio 2018-2020 si sono particolarmente distinti gli Enti del servizio sanitario nazionale e il comparto delle Regioni e delle Province autonome, che hanno ottenuto sia le performance migliori nel triennio, sia per il grado di tempestività nei pagamenti raggiunto alla fine del periodo considerato dall’analisi.
Paragonando i dati del 2020 con quelli del 2018 sui tempi medi di pagamento delle fatture da parte della Pubblica Amministrazione, si nota che, per i due comparti sopracitati, il miglioramento è di 12 e 10 giorni. Nel 2018 i tempi erano di 57 e 41 giorni, mentre nel 2020 45 e 31 giorni.

Tempi di pagamento P.A: trend quinquennale in costante miglioramento
Il Ministero dell’Economia ha sottolineato come questi risultati non siano casuali, ma frutto di un intenso lavoro di programmazione pluriennale che sta dando i suoi frutti.
Infatti il tempo medio per i pagamenti delle fatture è passato dai 74 giorni del 2015, ai 48 del 2019. Analogamente, è riscontrabile un miglioramento per i giorni di ritardo medi, che sono passati dai 27 giorni del 2015, al 1 giorno del 2019.