Pagamenti INPS marzo 2023: il calendario

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
02/03/2023

È da poco iniziato il mese di marzo e con esso avrà inizio un nuovo ciclo di pagamenti da parte dall’INPS, dalle pensioni al Reddito di cittadinanza fino all’assegno unico. Vediamo insieme il calendario dei pagamenti.

Calendario

Con l’inizio del nuovo mese e di una nuova settimana, partono i primi pagamenti INPS per marzo 2023. Nei prossimi giorni si riceveranno gli importi spettanti delle pensioni, del reddito di cittadinanza, dell’assegno unico e di altri contributi economici.

Inoltre, a partire da questo mese, una parte di coloro che non hanno usufruito della rivalutazione delle pensioni a gennaio vedranno i propri assegni aumentare.

Vediamo insieme quali sono le date da tenere a mente.

Pagamenti INPS marzo 2023: le date

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Le date da non scordare per i pagamenti INPS di marzo 2023 sono le seguenti:

  • 1-8 marzo 2023 – Pensioni di vecchiaia e prestazioni di invalidità, comprese degli aumenti previsti per la rivalutazione del 7,3%;
  • entro il 15 marzo 2023 – Accredito DIS-COLL;
  • entro il 15 marzo 2023 – Pagamento della Naspi;
  • entro il 15 marzo 2023– Assegno unico per figli a carico
  • dal 15 marzo 2023– Reddito di cittadinanza e Pensione di cittadinanza per chi li riceve la prima volta o deve essere pagato dopo il rinnovo;
  • dal 25 marzo 2023– Reddito di cittadinanza e Pensione di cittadinanza.

Ricordiamo che per i percettori del Reddito di cittadinanza, il pagamento dell’assegno unico avviene automaticamente sulla carta Rdc insieme al sussidio. Pertanto non è necessario presentare domanda, in quanto l’INPS già è in possesso delle informazioni necessarie sul nucleo familiare.

Assegno unico, da marzo rinnovo automatico

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A partire dal primo marzo del 2023, coloro che da gennaio 2022 a febbraio 2023 hanno presentato una domanda di assegno unico e universale per i figli a carico, accolta e in corso di validità, beneficeranno dell’erogazione d’ufficio della prestazione da parte dell’Inps, senza dover presentare una nuova domanda.

Per coloro che hanno subito variazioni di reddito, era necessario aggiornare l’ISEE entro il 28 febbraio 2023 per continuare a beneficiare della misura.