Pagamenti POS e sanzioni: il piano di Draghi
Il piano Draghi contro l’evasione fiscale prevede sanzioni per coloro che rifiutano pagamenti con il POS, in rispetto degli impregni presi con l’Europa, i quali prevedono una riduzione dell’evasione fiscale del 15 % rispetto ai livelli del 2019. Scopriamo quali sono i piani previsti dal Governo.
Draghi sta lavorando a un piano contro l’evasione fiscale e sono previste sanzioni per chi rifiuta pagamenti con il POS. Infatti, tra gli impegni presi con l’Europa è compreso quello che prevede la riduzione al minimo delle occasioni di elusione ed evasione delle tasse. L’Italia si è impegnata a ridurre l’evasione del 15% rispetto ai livelli raggiunti nel 2019.
Pagamenti POS: cosa prevede il piano di Draghi
Per fare in modo che ciò accada, il Governo sta estendendo il cosiddetto bonus POS e vuole scoraggiare negozianti, imprenditori e commercianti che non possiedono dispositivi adatti.
Perciò, l’idea dell’Esecutivo è quella di introdurre sanzioni per coloro che rifiutano i pagamenti POS, anche se non saranno resi obbligatori i pagamenti tracciabili; sarà obbligatorio per tutti disporre degli strumenti consoni.
Le novità introdotte dalla riforma Draghi
Infatti, il POS obbligatorio per gli esercenti è già stato introdotto dal 2014, ma non è stato previsto alcun tipo di sanzione nei confronti di chi non rispettava tale imposizione. Si era infatti parlato dell’introduzione di possibili multe solo nel decreto fiscale 2020, tuttavia l’articolo che si occupava di tali sanzioni è stato poi cancellato.
Ad oggi, non è stato ancora definita l’entità delle nuovi sanzioni e su quando e come saranno introdotte le precedenti, tuttavia, sappiamo che il Governo punta a ridurre l’evasione del 15% rispetto ai livelli raggiunti nel 2019, come previsto dagli impegni presi con l’Unione Europea.