Partita IVA: come funziona la rateizzazione delle tasse

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
10/10/2023

Il governo italiano sta considerando un nuovo sistema di pagamento delle tasse per i lavoratori autonomi, con versamenti mensili degli acconti a partire da novembre 2023, eliminando gli acconti anticipati. Questa proposta, inizialmente applicabile alle partite IVA, potrebbe essere estesa anche a dipendenti con altre fonti di reddito e pensionati.

Tasse

Il governo sta valutando un nuovo metodo di pagamento delle tasse per i lavoratori autonomi, che potrebbe consentire versamenti mensili degli acconti a partire da novembre 2023.

Inizialmente, questa misura riguarderebbe le partite IVA, ma potrebbe essere estesa anche ai dipendenti con altre fonti di reddito e ai pensionati.

Eliminare gli acconti: cosa cambia

Tasse

L’idea di eliminare gli acconti fiscali rappresenterebbe una svolta significativa. Gusmeroli sottolinea che dopo cinquant’anni, le imposte non dovrebbero più essere pagate in anticipo, ma alla fine dell’anno, in base al reddito effettivamente guadagnato.

L’obiettivo è eliminare l’acconto a partire da novembre 2023, beneficiando così milioni di attività economiche, inclusi artigiani, commercianti e liberi professionisti, e potenzialmente estendere la misura a dipendenti e pensionati con altre fonti di reddito.

Come funzionerà la nuova procedura

La proposta, presentata dalla Lega, dovrebbe essere inclusa direttamente nel decreto fiscale collegato alla manovra. Inizialmente, si prevede che questa misura si applichi alle attività con un tetto di fatturato, probabilmente fino a 500.000 euro di volume d’affari.

Questo significherebbe che oltre 3 milioni di attività e migliaia di contribuenti non sarebbero più vincolati a pagare entro il 30 novembre 2023, ma potrebbero distribuire i pagamenti da gennaio a giugno 2024.

Un beneficio per tutti

L’abolizione degli acconti anticipati consentirebbe di evitare prestiti bancari e sanzioni per chi non riesce a far fronte a tali obblighi. Inoltre, si garantirebbe che nessuno resti in credito nei confronti del fisco. Questa misura mira a aumentare la liquidità dei cittadini senza creare problemi per i conti pubblici.

Altre proposte in valutazione

Oltre a questa iniziativa, il governo sta esaminando altre proposte. Queste includono l’eliminazione dei bonus edilizi multi-aliquota e l’implementazione di controlli incrociati tra Inps e Agenzia delle Entrate per combattere l’evasione fiscale nel settore delle colf e delle badanti, un settore a rischio a causa dell’aumento del costo della vita.

Inoltre, la riforma dell’IRPEF, precedentemente prevista nella legge di bilancio, potrebbe subire rallentamenti. Queste proposte saranno oggetto di discussione nei prossimi consigli dei ministri e potrebbero diventare parte della prossima legge di bilancio se verranno approvate.