Partita IVA: le agevolazioni in vigore nel 2023
Sono diverse le agevolazioni messe a disposizione dei lavoratori autonomi e delle Partite IVA da parte della Legge di Bilancio: dall’ampliamento del regime forfettario alla flat tax incrementale. Scopriamole insieme.
Le Partite IVA e i lavoratori autonomi possono godere di una serie di agevolazioni messe a disposizione della Legge di Bilancio. Vediamo insieme quali sono e cosa prevedono.
Le agevolazioni per autonomi e Partite IVA
La Legge di Bilancio per il 2023 prevede alcune misure favorevoli per i lavoratori autonomi e le Partite IVA, sia nuove che prorogate. Vediamo insieme quali sono.
Ampliamento del regime forfettario
Una delle novità è l’ampliamento del regime forfettario per le Partite IVA, aumentando la soglia di accesso da 65mila a 85mila euro. Ciò significa che le persone fisiche che esercitano attività di impresa, arti o professioni possono accedere e rimanere nel regime forfettario fino a un limite di ricavi o compensi di 85mila euro. Inoltre, se i ricavi o i compensi superano i 100mila euro, l’IVA sarà dovuta a partire dalle operazioni che comportano il superamento di tale limite.
Flat tax incrementale
Viene introdotto anche un meccanismo di tassazione alternativo all’IRPEF ordinaria, chiamato “flat tax incrementale“, solo per il 2023, per gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni che non optano per il regime forfettario. Questa imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali, pari al 15%, si applica a una base imponibile non superiore a 40.000 euro, che è la differenza tra il reddito d’impresa e di lavoro autonomo determinato nel 2023 e il reddito d’impresa e di lavoro autonomo d’importo più elevato dichiarato negli anni dal 2020 al 2022, decurtato di un importo pari al 5% di quest’ultimo ammontare. Per la determinazione degli acconti dovuti ai fini dell’IRPEF e relative addizionali per il periodo d’imposta 2024, l’agevolazione non viene considerata.
Prelievo fiscale sulle amnce
Viene ridotto il prelievo fiscale sulle mance in alberghi e ristoranti, anche acquisite tramite POS dal datore di lavoro e riversate ai destinatari. Le mance degli impiegati nel comparto ricettivo e della ristorazione, assoggettati a un’impresa sostitutiva del 5%, sono escluse dalla base imponibile contributiva.
Tuttavia, questo regime fiscale di vantaggio si applica solo fino a un ammontare complessivo di mance non superiore al 25% del reddito da lavoro percepito nell’anno e solo ai lavoratori che, nel periodo d’imposta precedente, non hanno oltrepassato i 50mila euro di redditi da lavoro dipendente.
Plastic e sugar tax
La plastic tax e la sugar tax, ovvero le imposte sul consumo dei manufatti monouso e delle bevande analcoliche edulcorate, rispettivamente, vengono rinviate dal 1° gennaio 2023 al 1° gennaio 2024, come previsto dal comma 64.
Esclusione IRPEF e addizionali
Inoltre, il comma 80 estende al tutto il 2023 l’esclusione dalla base imponibile IRPEF e relative addizionali dei redditi dominicali e agrari dei terreni dichiarati dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola.