Partite IVA, Flat tax: cos’è, requisiti e limiti
Diversi contribuenti hanno aperto o sono in procinto di aprire una Partita Iva, ma come funziona il regime di tassazione per questa tipologia di lavoro autonomo? In Italia, dal 2016, viene applicata la Flat tax. Ma di cosa si tratta? E come funziona? Scopriamolo insieme.
Flat tax per le Partite Iva: cos’è, requisiti e limiti
La Legge di Bilancio 2020 elenca i limiti che i contribuenti devono tenere in considerazione per poter accedere alla Flat tax, tra i quali:
- Tetto per compensi a collaboratori e lavoro accessorio pari a € 20.000 lordi
- Cumulo massimo di reddito da lavoro dipendente o reddito da pensione pari a € 30.000
- Tetto di 65.000 € per ricavi annuali da attività in P.I.
Flat tax detrazioni Partita IVA: lo sconto alle start-up
Per usufruire dei vantaggi collegati a un’imposizione fiscale così conveniente, il soggetto titolare di P.I. deve rispondere ai seguenti requisiti:
- Il contribuente non ha esercitato, neppure in forma associativa o familiare, alcuna attività professionale o d’impresa, né artistica, nei tre anni precedenti l’avvio dell’attività.
- La nuova attività, indicata come start up, non è in alcun modo una prosecuzione di un’attività precedentemente svolta, in forma di lavoro autonomo o dipendente, indipendentemente dal tempo trascorso. Fanno eccezione i casi nei quali si tratti di periodi di pratica o di tirocinio obbligatorio per l’esercizio di arti e/o professioni.
- Qualora si prosegua l’attività svolta da un soggetto altro, i ricavi o i compensi realizzati nel periodo d’imposta precedente non devono essere superiori al limite previsto per il regime forfettario pari, lo ricordiamo, a 65.000 euro.