Partite IVA, nuovi contributi a fondo perduto: requisiti e come ottenerli

Luca Paolucci
  • Laurea in Economia e Management
  • Laureato in Management Internazionale
15/10/2021

Partite IVA: da ieri 14 ottobre e fino al 13 dicembre 2021 è possibile inoltrare la richiesta per ricevere i nuovi contributi a fondo perduto, destinati alle attività con un fatturato compreso tra 10 e 15 milioni di euro. Vediamo nel dettaglio le ultime indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate.

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Da giovedì 14 ottobre le partite IVA con un fatturato compreso tra 10 e 15 milioni di euro potranno inviare la domanda per ricevere i nuovi contributi a fondo perduto introdotti dal decreto Sostegni bis.

L’Agenzia delle Entrate ha fornito in data 13 ottobre le ultime indicazioni sulla misura, con la procedura di richiesta che sarà attiva fino al prossimo 13 dicembre. Vediamo insieme tutto ciò che c’è da sapere a riguardo.

Nuovi contributi partite IVA: domande dal 14 ottobre

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Sono partite ieri 14 ottobre 2021 le procedure per richiedere i nuovi contributi a fondo perduto per le partite IVA introdotti dal decreto Sostegni bis. Per poter presentare le domande, che potranno essere inviate entro la scadenza del 13 dicembre 2021, sono richiesti alcuni specifici requisiti:

  • i soggetti richiedenti devono aver conseguito ricavi o compensi compresi tra 10 e 15 milioni di euro nel 2019;
  • è necessario dimostrare un calo di almeno il 30% dell’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi, registrato tra il 1° aprile 2020 e il 31 marzo 2021 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Contributi partite IVA: come richiederli

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Come detto, le richieste per ottenere i nuovi contributi a fondo perduto potranno essere inviate all’Agenzia delle Entrate fino al 13 dicembre 2021 ed in modalità esclusivamente telematica.

Nell’apposito modulo di domanda è necessario indicare:

  • il codice fiscale del richiedente (o dell’eventuale rappresentante o intermediario);
  • tutte le informazioni che dimostrino il rispetto dei requisiti;
  • l’IBAN del conto corrente su cui si intende ricevere l’accredito.

In alternativa, è possibile usufruire del contributo a fondo perduto anche come credito d’imposta, da utilizzare esclusivamente in compensazione: in tal caso è il richiedente a dover comunicare la propria scelta che, ricordiamo, non può essere revocata.