Partite IVA: quando si può entrare nel regime forfettario?
Partite IVA: quando si può beneficiare del regime forfettario? Quali sono i parametri economici e tecnici da rispettare? Vediamo nel seguente articolo i requisiti per poter rientrare in questo sistema di tassazione agevolato e chi sono i soggetti che possono accedervi.
Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato previsto dal nostro ordinamento per i titolari di partita IVA che rispettano determinati requisiti economici. Nel dettaglio, questo sistema prevede una tassazione agevolata ordinaria del 15% e del 5% per le nuove attività.
Vediamo meglio come funziona il regime forfettario e chi può beneficiarne.
Regime forfettario: i requisiti di accesso
I requisiti da rispettare per accedere al regime forfettario sono rimasti gli stessi rispetto allo scorso anno. Nel dettaglio, per poter rientrare nel regime forfettario 2022 è richiesto alle partite IVA:
- di avere ricavi o compensi non superiori a 65.000 euro;
- di non aver sostenuto spese superiori a 20.000 euro lordi per lavoro accessorio, lavoro dipendente e per compensi erogati ai collaboratori, anche assunti per l’esecuzione di specifici progetti;
- di non aver percepito oltre 30.000 euro di redditi da lavoro dipendente o da pensione. Tale soglia non si applica ai lavoratori licenziati o che si sono dimessi, che quindi hanno libero accesso al regime agevolato.
Regime forfettario: come funziona
Il regime forfettario, ricordiamo, è un regime fiscale agevolato per le partite IVA individuali, introdotto dalla Legge di Stabilità del 2015 con l’obiettivo di garantire alcune semplificazioni sia a livello di tassazione che a livello contabile e rinnovato dalla prossima Legge di Bilancio.
Il sistema prevede l’applicazione di un’aliquota fissa su ricavi e compensi fino ad un massimo di 65.000 euro annui:
- al 15% per la generalità delle partite IVA;
- al 5% per le start up.
Per calcolare quante tasse si pagano effettivamente, quindi, è necessario moltiplicare l’importo fatturato per l’aliquota fiscale del 15% (o del 5% se si è una start up) e successivamente moltiplicare il risultato ottenuto per il coefficiente di redditività.