Partite IVA, regime forfettario 2022: requisiti e come funziona

Luca Paolucci
  • Laurea in Economia e Management
  • Laureato in Management Internazionale
13/05/2022

Partite IVA: quali sono i parametri da rispettare per poter rientrare nel regime fiscale forfettario? Vediamo nel dettaglio come funziona questo sistema di tassazione agevolato e chi sono i soggetti che possono accedervi.

Partite IVA, regime forfettario 2022: requisiti e come funziona

Il regime forfettario è uno dei regimi fiscali agevolati previsto dal nostro ordinamento per i titolari di partita IVA. Chi rispetta determinati requisiti, infatti, può beneficiare di una tassazione agevolata ordinaria del 15% e del 5% per le nuove attività.

Vediamo nel seguente articolo come funziona il regime forfettario e chi può accedervi.

Regime forfettario: di cosa si tratta?

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Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato per le partite IVA individuali, introdotto dalla Legge di Stabilità del 2015 con l’obiettivo di garantire alcune semplificazioni sia a livello di tassazione che a livello contabile e rinnovato dalla prossima Legge di Bilancio.

Il sistema prevede l’applicazione di un’aliquota fissa su ricavi e compensi fino ad un massimo di 65.000 euro annui:

  • al 15% per la generalità delle partite IVA;
  • al 5% per le start up.

Per calcolare quante tasse si pagano effettivamente, quindi, è necessario moltiplicare l’importo fatturato per l’aliquota fiscale del 15% (o del 5% se si è una start up) e successivamente moltiplicare il risultato ottenuto per il coefficiente di redditività.

Regime forfettario 2022: chi può accedere

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I requisiti da rispettare per accedere al regime forfettario sono rimasti gli stessi rispetto allo scorso anno. Nel dettaglio, per poter rientrare nel regime forfettario 2022 è richiesto alle partite IVA:

  • di avere ricavi o compensi non superiori a 65.000 euro;
  • di non aver sostenuto spese superiori a 20.000 euro lordi per lavoro accessorio, lavoro dipendente e per compensi erogati ai collaboratori, anche assunti per l’esecuzione di specifici progetti;
  • di non aver percepito oltre 30.000 euro di redditi da lavoro dipendente o da pensione. Tale soglia non si applica ai lavoratori licenziati o che si sono dimessi, che quindi hanno libero accesso al regime agevolato.