Pensione a 56 anni: quando e come è possibile

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
25/08/2023

Raggiungere la pensione a 56 anni è un obiettivo realizzabile per un gruppo ristretto di individui, coloro che possono lasciare il mondo del lavoro con un’anticipazione di 11 anni. Vediamo insieme nel dettaglio.

Pensione a 56 anni: quando e come è possibile

Il traguardo della pensione a 56 anni si profila come un obiettivo per pochi eletti, coloro che possono godere di un’anticipazione di ben 11 anni rispetto alla normale età pensionabile.

Pensione a 56 anni: un’opportunità eccezionale

Pensione a 56 anni: quando e come è possibile

Un settore specifico di lavoratori gode della prospettiva di ottenere la pensione a 56 anni, ben 11 anni prima dell’età tradizionale per la pensione di vecchiaia. Questa opportunità rappresenta un passo significativo per coloro che desiderano evitare un prolungato ritardo nella loro uscita dal mondo lavorativo.

Le opzioni di pensionamento

L’età standard per accedere alla pensione di vecchiaia è fissata a 67 anni, con il requisito di aver accumulato almeno 20 anni di contributi.

All’interno del sistema previdenziale italiano, sono previste diverse opzioni per il pensionamento, tra cui la Quota 103, attiva nel 2023 (consentendo il pensionamento a 62 anni con almeno 41 anni di contributi), l’Opzione Donna (accessibile a coloro che hanno un’età di 60/59/58 anni e 35 anni di contributi, rivolta a caregiver, invalide al 74% e disoccupate) e la pensione anticipata ordinaria (richiedendo 42 anni e dieci mesi di contributi per gli uomini, 41 anni e dieci mesi per le donne).

Un’opportunità limitata

Il desiderio di pensionarsi a 56 anni può essere realizzato solo da coloro che soddisfano i criteri per accedere alla pensione anticipata con invalidità pensionabile. L’età minima di 56 anni riguarda soltanto le donne, mentre gli uomini dovranno aspettare fino ai 61 anni.

Condizioni essenziali

Un elemento essenziale richiesto è la presenza di un’invalidità riconosciuta pari o superiore all’80%. Tuttavia, è importante notare che ci stiamo riferendo a un tipo di invalidità specifica, precisamente all’invalidità pensionabile, che implica una diminuzione delle capacità lavorative in relazione alla mansione svolta durante la carriera professionale.

Questo tipo di invalidità viene valutato da una Commissione dell’INPS (a differenza dell’invalidità civile generica, che viene valutata dalla Commissione dell’Azienda Sanitaria Locale) la quale esamina la condizione di disabilità, determina il grado di invalidità da assegnare e valuta l’opportunità di alternative alla cessazione dell’attività lavorativa.

In aggiunta al requisito di salute (invalidità specifica dell’80%) e all’età (56 anni per le donne e 61 per gli uomini), la pensione anticipata con invalidità pensionabile richiede anche un minimo di 20 anni di contributi. Se tutte le condizioni vengono soddisfatte, è possibile accedere alla pensione, ma sarà necessario attendere 12 mesi prima di ricevere la prima rata pensionistica.