Pensione a 62 anni: quali saranno i requisiti contribuivi nel 2024?

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
10/10/2023

Le prospettive per la pensione anticipata a 62 anni nel 2024 sono incerte, dato il contesto finanziario limitato e l’assenza di una riforma pensionistica. La Quota 103 potrebbe essere prorogata, ma anche l’Opzione Donna è resa più complicata da nuovi requisiti, lasciando l’opzione della pensione anticipata ordinaria come ultima alternativa.

Pensione

La possibilità di andare in pensione a 62 anni nel 2024 rimane un interrogativo per molti, mentre si avvicina la discussione della manovra finanziaria. Il governo ha annunciato una manovra limitata a 22 miliardi di euro, escludendo la tanto attesa riforma pensionistica prevista all’inizio dell’anno. Le prospettive per i lavoratori sembrano quindi incerte.

L‘inflazione e la necessità di sostenere i redditi bassi e le famiglie rendono difficile apportare modifiche al sistema previdenziale attuale. Inoltre, c’è l’urgenza di rivalutare le pensioni in pagamento, dato l’aumento del costo della vita. Questo scenario suggerisce un rinvio delle decisioni a un futuro indefinito, con la possibile reintroduzione della legge Fornero.

Pensioni: incertezza sulla Quota 103

Pensioni

Non è ancora chiaro se la Quota 103, che consente la pensione anticipata a 62 anni con 41 anni di contributi, sarà prorogata nel 2024. Attualmente, sembra probabile una proroga di 12 mesi, ma la decisione spetta al Parlamento prima dell’approvazione della legge di bilancio, lasciando spazio a sorprese dell’ultimo momento.

Opzione Donna come alternativa

Come alternativa, l’Opzione Donna permette la pensione anticipata a 60 anni con almeno 35 anni di contributi. Tuttavia, dal 2023, sono richieste specifiche condizioni sociali svantaggiose, rendendo questa opzione meno accessibile. La riforma ha ridotto le richieste di pensione tramite l’Opzione Donna, facendola sembrare impraticabile.

Possibile integrazione con l’Ape Sociale

C’è in studio l’ipotesi di integrare l’Opzione Donna nell’Ape Sociale, riducendo l’età richiesta a 61-62 anni. Questa proposta, tuttavia, non ha ancora ricevuto conferme ufficiali a livello ministeriale ed è soggetta a decisioni dell’ultimo minuto da parte del Parlamento.

Pensione anticipata ordinaria come ultima alternativa

Se le altre opzioni non sono praticabili, l’unico rimedio rimane la pensione anticipata ordinaria, che non ha una scadenza. Il requisito principale è accumulare almeno 41 anni e 10 mesi di contributi, indipendentemente dall’età.

Nel caso di dipendenti, sarà necessario raggiungere questa anzianità contributiva per accedere alla pensione anticipata, che potrebbe coincidere con il compimento dei 62 anni di età.