Pensione anticipata donne: a chi spetta e quali sono i requisiti
Le donne possono ottenere la pensione anticipata prima degli uomini. Vediamo insieme le misure che permettono alle lavoratrici di andare prima in pensione.
In Italia, rispetto agli uomini, andare in pensione prima dei 60 anni è più semplice. Questo perché le cittadine italiane hanno accesso a diverse misure che consentono loro di ottenere la pensione anticipata prima dei cittadini italiani.
Ad esempio, a una donna è richiesto un anno di contributi in meno per l’accesso alla pensione anticipata, mentre il diritto alla pensione agevolata d’invalidità si raggiunge all’età di 56 anni. Inoltre, le lavoratrici possono utilizzare l’Opzione Donna, che potrebbe essere prorogata con la prossima legge di Bilancio. Infine vi è la pensione maturata grazie all’iscrizione all’apposito fondo casalinghe.
Vediamo insieme ciascuna delle opzioni.
Pensione anticipata: alle donne è richiesto un anno in meno
Per accedere alla pensione anticipata si fa riferimento soltanto all’anzianità contributiva e non a quella anagrafica e alle donne è richiesto un anno in meno rispetto che agli uomini.
Per le lavoratrici, infatti, sono sufficienti 41 anni e 10 mesi di contributi mentre agli uomini servono 42 anni e 10 mesi di contributi.
Pensione anticipata con Opzione Donna
L’Opzione Donna è la misura prevista per quelle donne che entro l’anno scorso poteva vantare 35 anni di contributi e un’età anagrafica di 58 anni per le lavoratrici dipendenti, 59 anni per le autonome. Attualmente si spera una proroga per il prossimo anno con la Legge di bilancio in modo tale che possano accedervi coloro che hanno maturato i requisiti quest’anno.
Tuttavia, per andare in pensione a 58 anni con Opzione Donna, la pensione viene calcolata interamente con le regole del contributivo.
Pensione anticipata per donne con invalidità
Possono accedere alla pensione anticipata anche le lavoratrici invalide. Riconosciuta dal decreto Amato, la pensione anticipata “agevolata” è una misura destinata a particolari categorie protette, ossia a coloro che o possiedono un’invalidità riconosciuta almeno pari all’80%, oppure sono non vedenti.
Per questi il diritto alla pensione, a fronte di 20 anni di contributi maturati, si raggiunge all’età di 61 anni per gli uomini, 56 anni per le donne. Nel caso dei non vedenti, invece, il requisito contributivo è più basso, in quanto sono sufficienti 56 anni per gli uomini e 51 per le donne.
Pensione anticipata casalinghe
Il Fondo pensione casalinghe è un fondo di previdenza, istituito presso l’INPS, per le persone che svolgono lavori di cura non retribuiti derivanti da responsabilità familiari e serve a costruirsi una posizione previdenziale, dunque a ottenere la pensione raggiunti i requisiti fissati.
Il fondo è operativo dal 1997 e si possono iscrivere sia donne che uomini, purché siano impegnati in attività di cura della famiglia e della casa. Possono iscriversi al Fondo pensione casalinghe le persone di entrambi i sessi con età compresa fra i 16 e i 65 anni che rispettano i seguenti requisiti:
- non prestano attività lavorativa dipendente o autonoma;
- non siano titolari di pensione diretta.