Pensione anticipata: novità e cosa cambia

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale
17/06/2021

Sempre attuale è il tema delle pensioni, data anche la riforma necessaria per il sistema Quota 100 inserito dal Governo Conte, che terminerà a fine 2021. La Corte dei Conti nel mentre lancia l’allarme per l’andamento della spesa previdenziale per il 2021: potrebbe essere un elemento critico per il bilancio dello Stato.

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Riformare il sistema pensionistico è una delle sfide del Governo Draghi: è ormai ai saluti infatti la riforma così detta Quota 100 instaurata dal Governo Conte I, la quale prevedeva il pensionamento con 62 anni di età e 38 anni di contributi versati.

Tra le vare sfaccettature di una probabile riforma, spicca la possibilità della pensione anticipata per il 2022. Vediamone le caratteristiche e i requisiti per rientrarvi.

Pensioni anticipate: cosa c’è da sapere

L’idea è stata paventata dalla Corte dei Conti stessa, che in una dichiarazione ha espresso il proprio punto di vista, affermando: “costruire, eventualmente con gradualità ma in un’ottica strutturale, un sistema di uscita anticipata che converga su una età uniforme per lavoratori in regime retributivo e lavoratori in regime contributivo puro”.

Primo aspetto infatti è quello di anticipare l’uscita dal mondo del lavoro per vecchiaia, spostando l’asticella dai 67 anni previsti ex lege. Infatti per i soggetti in pieno regime contributivo, sarà possibile andare in pensione con 64 anni di età, con un minimo di 20 anni di contributi pagati e un assegno pari a 2,8 volte l’assegno sociale.

Questa soluzione sarebbe la via maestra da seguire post Quota 100, in quanto graverebbe di meno sui conti dello Stato.

Pensioni anticipate 2022

Vi è comunque la possibilità, nel 2022, di uscire dal mondo del lavoro prima dei 67 anni previsti, rispettando determinati requisiti non di età ma di contributi versati: 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.

Per i lavoratori senza contributi al 31/12/1995 è possibile un’ulteriore uscita con 64 anni di età e 20 anni di contributi.