Pensione di reversibilità 2023: beneficiari, importi e come funziona
La pensione di reversibilità consiste in un trattamento pensionistico riconosciuto ai familiari superstiti di un pensionato o di un lavoratore defunto. Vediamo nel dettaglio come funziona, quando spetta e quali sono gli importi erogati per il 2023.
La pensione di reversibilità 2023 è un particolare trattamento riconosciuto ai superstiti di un pensionato o di un lavoratore deceduto. Le somme vengono erogate nella misura pari ad una quota percentuale della pensione del defunto.
Vediamo nel seguente articolo a chi spetta il trattamento e come si calcola l’importo a cui si ha diritto.
Pensione di reversibilità 2023: importi e tagli
La pensione di reversibilità è un trattamento riconosciuto ai familiari superstiti di un pensionato o di un lavoratore venuto a mancare. Da quest’anno è stato esteso il diritto alla pensione di reversibilità dei nonni anche ai nipoti maggiorenni, orfani dei genitori e inabili al lavoro.
Pensione di reversibilità 2023: gli importi
Per quanto riguarda gli importi, la normativa prevede che quelli della pensione di reversibilità riconosciuta ai superstiti, nella quota a loro spettante, si riducano in presenza di altri redditi. Il trattamento minimo di pensione varia ogni anno, in quanto soggetto a perequazione: quest’anno è pari a 563,73 euro mensili.
In base al totale dei redditi e trattamenti sono previsti tagli delle somme spettanti. La decurtazione dell’assegno segue questo schema:
- nessun taglio in caso di redditi non superiori a 21.985,85 euro;
- meno 25% per i redditi compresi tra 21.985,86 euro e 29.314,48 euro;
- meno 40% per redditi compresi tra 29.314,49 e 36.643,09 euro;
- meno 50% per redditi superiori a 36.643,10 euro.
Il taglio non si applica, inoltre, qualora la pensione spetti ai figli minori di 18 anni, ai figli inabili e agli studenti. Ricordiamo che i superstiti hanno diritto anche ai ratei della tredicesima.
Pensione di reversibilità 2023: chi ne ha diritto?
Hanno diritto a ricevere la pensione di reversibilità 2023 in caso di decesso del pensionato o del lavoratore i seguenti familiari superstiti:
- il coniuge o l’unito civilmente;
- il coniuge divorziato a condizione che sia titolare dell’assegno divorzile, che non sia passato a nuove nozze e che la data di inizio del rapporto assicurativo del defunto sia anteriore alla data della sentenza che pronuncia lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio;
- i figli minorenni alla data del decesso del dante causa;
- i figli inabili al lavoro e a carico del genitore al momento del decesso, indipendentemente dall’età;
- i figli maggiorenni studenti, a carico del genitore, che non prestino attività lavorativa, che frequentano scuole o corsi di formazione professionale equiparabili ai corsi scolastici, nei limiti del 21esimo anno di età;
- i figli maggiorenni studenti, a carico del genitore, che non prestino attività lavorativa, che frequentano l’università, nei limiti della durata legale del corso di studi e non oltre il 26esimo anno di età.