Pensione dipendenti pubblici con disabilità: come funziona
Cosa succede quando un dipendente pubblico con disabilità si avvicina alla pensione? Il sistema pensionistico funziona come nel caso del settore privato? Scopriamo tutti i dettagli di questa particolare fattispecie e cosa dice la normativa a riduardo.
Chiaramente i due casi prevedono differenti regolamentazioni e distinzioni. Ai dipendenti del settore privato, con invalidità non inferiore all’80%, si applica infatti un trattamento agevolato ai fini dell’accesso alla pensione.
Purchè in possesso di almeno 2 anni di contributi, possono andare in pensione le donne all’età di 56 anni e gli uomini all’età di 61 anni. Vediamo nel dettaglio cosa dice la normativa.
Pensione per i dipendenti pubblici con disabilità: ecco i casi in cui si anticipa
Ci sono dei casi in cui per i dipendenti pubblici con disabilità il pensionamento scatta in anticipo. Vediamo quali sono:
- è stato riconosciuto dal medico legale, da parte delle competenti Commissioni, come permanentemente inidoneo allo svolgimento della propria mansione;
- non è possibile un cambio di mansioni senza che questo porti a un de-mansionamento;
- questo ha maturato 14 anni, 11 mesi e 16 giorni di contributi se dipendente dello Stato. Nel caso dei dipendenti degli enti locali, quali ad esempio Regioni e province, come pure del comparto Sanità, sono richiesti invece 20 anni di contributi (esattamente ne sono sufficienti 19 anni, 11 mesi e 16 giorni in quanto si arrotonda per eccesso).
Inabilità previdenziale: vale anche nel settore pubblico?
Tale tipologia di pensionamento è stata introdotta nel 1984, ma solo per i dipendenti del settore privato. Per l’estensione anche al pubblico bisogna attendere invece il 1995.
Vale dunque per quei dipendenti pubblici ai quali è stata riconosciuta dal medico legale l’assoluta e permanente inabilità a svolgere qualsiasi attività lavorativa. Il requisito principale è quello di aver maturato almeno 5 anni di contributi.
Per accedere a tale tipologia di pensionamento è necessario risolvere il contratto per infermità. I casi in cui questo avviene sono legati all’anzianità, che viene aumentata di un ulteriore periodo compreso tra:
- età alla cessazione dal servizio e il compimento del limite di età nel sistema retributivo (per coloro che alla data del 31 dicembre 1996 hanno maturato almeno 18 anni di servizio);
- età alla cessazione dal servizio e il compimento del sessantesimo anno di età nel sistema misto e contributivo (per coloro che alla data del 31 dicembre 1996 non hanno maturato almeno 18 anni di servizio).