Pensione minima: cos’è, requisiti e importi
Coloro che percepiscono una pensione molto bassa possono usufruire della pensione minima, vale a dire il trattamento integrativo erogato dall’INPS. Vediamo insieme chi può richiederla e quali sono i requisiti per accedervi.
Con pensione minima si fa riferimento al trattamento integrativo erogato dall’INPS che si rivolge a coloro che percepiscono una pensione troppo bassa per condurre una vita dignitosa.
Vediamo insieme a quanto ammonta la pensione minima, quali sono i requisiti per accedervi e come funziona.
Pensione minima: di cosa si tratta e importi
I titolari di una pensione molto bassa che faticano ad arrivare a fine mese possono usufruire della pensione minima INPS, ossia un assegno sociale che si rivolge ai pensionati i quali ricevono importi mensili inferiori rispetto ai limiti che sono stati fissati dalla legge.
L’importo relativo alla pensione minima varia di anno in anno, poiché è direttamente collegato alla variazione dell’indice ISTAT che mette in relazione la soglia minima e il costo della vita. Inoltre, il calcolo dell’importo dipende dal proprio reddito e dallo stato personale.
La pensione minima INPS 2022 ammonta a 523,83 euro, distribuiti su 13 mensilità. Il trattamento minimo annuo per il 2022 ammonterà, dunque, a 6.809,79 euro.
I requisiti
La pensione minima INPS non è legata al numero di anni di contributi versati né al lavoro che si faceva prima di andare in pensione: a prescindere che i contributi versati siano pari a 10, 15 o 20 anni, l’integrazione al minimo si riceve se si è titolari di pensione, ma non si raggiungono i valori minimi che sono stati fissati dalla legge.
L’integrazione viene riconosciuta sulla pensione qualora si rispettino i limiti di reddito:
- in misura piena al pensionato solo che ha redditi fino a 6702,54 euro e a quello coniugato con redditi propri entro i 6702,54 euro e con redditi coniugali (propri sommati a quelli del coniuge) entro i 20107,62 euro;
- in misura parziale con reddito personale fino a 13405,08 euro per il pensionato solo, per quello coniugato con reddito personale entro i 13405,08 euro e reddito coniugale (proprio sommato a quello del coniuge) non superiore ai 26810,16 euro.