Pensione sociale 2023: cos’è, quanto vale e a chi spetta
La pensione sociale consiste in un trattamento assistenziale rivolto ai soggetti in età pensionabile che non hanno raggiunto durante la vita lavorativa il minimo contributivo. Vediamo nel seguente articolo come funziona la misura e quali sono gli importi riconosciuti per il 2023.
La pensione sociale, o pensione senza contributi, è una misura di tipo assistenziale riconosciuta ai soggetti che hanno raggiunto l’età pensionabile ma che non hanno maturato il minimo contributivo di 20 anni.
Vediamo insieme come funziona.
Pensione sociale 2023: a chi spetta
La pensione sociale, o pensione senza contributi, è una misura di tipo assistenziale che spetta ai contribuenti che hanno raggiunto l’età pensionabile ma che non hanno maturato il minimo contributivo, garantendo comunque una somma sufficiente con cui poter vivere.
Secondo la disciplina in vigore per il 2023, per andare in pensione a 67 anni sono richiesti almeno 20 anni di contributi: l’assegno sociale è pensato proprio per tutelare chi non ha raggiunto questa soglia.
Pensione sociale 2023: i requisiti di accesso
Tuttavia, trattandosi di una misura di tipo assistenziale, questa spetta solamente a coloro che soddisfano determinati requisiti economici, aggiornati a partire dal 1° gennaio 2023:
- l’assegno spetta nella misura piena a chi non ha alcun reddito;
- l’assegno spetta in misura parziale a chi percepisce un reddito non superiore a 6.542,51 euro (ossia l’importo annuo dell’assegno sociale pieno).
Pensione sociale 2023: gli importi aggiornati
Ogni anno è previsto un adeguamento dell’importo della pensione sociale. Nel 2023, a seguito della rivalutazione del 7,3%:
- l’assegno sociale pieno ha un importo di 468,10 euro mensili, con una maggiorazione rispetto all’anno in corso di ben 35,17 euro.
- l’importo mensile dell’assegno sociale parziale, invece, va calcolato dividendo per 13 (il numero delle mensilità erogate) la differenza tra 6.542,51 euro (ossia l’assegno sociale annuo) e il reddito percepito dal soggetto beneficiario.
Nel caso, infine, di soggetti coniugati, l’assegno in misura piena spetta se il reddito familiare è minore di 6.542,51 euro, mentre l’assegno parziale è previsto per i nuclei con un reddito familiare compreso tra 6.542,51 e 13.085,02 euro (ossia il doppio dell’importo annuo dell’assegno).
L’erogazione del contributo è prevista per 13 mensilità.