Pensione sociale 2023: requisiti, importi e tasse
Per chi non ha mai lavorato o lo ha fatto soltanto per un breve periodo, è possibile accedere alla pensione sociale. Vediamo insieme di cosa si tratta.
La pensione sociale è un beneficio previdenziale istituito dalla legge italiana 153/1969, successivamente sostituito dall’assegno sociale nel 1996. Questa forma di sostegno è pensata per persone con un basso reddito e che non possono accedere alla pensione di vecchiaia, come ad esempio chi non ha mai lavorato o ha lavorato solo per un breve periodo, senza aver accumulato versamenti sufficienti (almeno 20 anni di contributi).
Vediamo insieme nel dettaglio di cosa si tratta.
L’assegno sociale è un trattamento erogato dall’INPS a coloro che non hanno una posizione contributiva autonoma, come i caregiver familiari e le casalinghe/i e si tratta di una misura esentasse.
Requisiti d’accesso
I requisiti per accedere alla pensione sociale comprendono la cittadinanza italiana o di un altro paese europeo purché iscritti all’anagrafe del comune di residenza o cittadini extracomunitari con un permesso di soggiorno di lungo periodo. Inoltre, il richiedente deve avere almeno 67 anni di età, avere una residenza effettiva, stabile e continuativa in Italia da almeno 10 anni e dimostrare di essere in uno stato di bisogno economico, ovvero rientrare nei requisiti reddituali stabiliti per l’anno in corso.
Il diritto alla prestazione è accertato tenendo conto del reddito personale per i cittadini non coniugati e del cumulo del reddito del coniuge per i cittadini coniugati, in base alle soglie stabilite di anno in anno. Nel 2023, l’assegno sociale spetta in misura piena (503,27 euro al mese) a coloro che sono senza reddito se non coniugati, oppure hanno un reddito massimo di 6.542,51 euro annui se coniugati. L’assegno sociale spetta in misura ridotta in caso di redditi cumulati con il coniuge compresi fra 6.542,51 e 13.085,02 euro, reddito personale annuo fino a 6.079,45 euro per i non coniugati.
Importo della pensione
La pensione sociale è pari a 503,27 euro per 13 mensilità. L’importo spetta in misura parziale nel caso in cui si possiedano redditi inferiori all’importo dell’assegno sociale, fino a concorrenza della cifra prevista. Inoltre, la pensione sociale è compatibile con la pensione di cittadinanza: in presenza dei requisiti previsti per la PdC, gli aventi diritto possono ottenere un trattamento che può arrivare fino a un massimo di 780 euro.
Dopo i 70 anni, l’importo dell’assegno sociale aumenta grazie all’”incremento al milione”. Questa maggiorazione spetta in misura piena ai pensionati non coniugati senza reddito e in misura parziale ai pensionati coniugati.
La pensione sociale per le donne ha gli stessi requisiti e lo stesso importo di quella prevista per gli uomini. Tuttavia, per le donne esiste anche la pensione casalinghe, che viene erogata dall’omonimo fondo INPS alle donne che non hanno contributi da lavoro.