Pensioni 2022: gli aumenti e le novita’
Ci sono buone notizie sul fronte pensionistico per coloro che hanno versato almeno 18 anni di contributi prima del 1996. Per costoro infatti è previsto un aumento dell’importo della pensione, ma si discute su quanto sia categorico tale requisito: analizziamo la questione insieme.
Il 1° Gennaio 1996 è una data storica per il sistema pensionistico italiano, in quanto ha segnato il passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo. Tale data spartiacque ha tutt’ora degli effetti sulle pensioni dei contribuenti, in quanto più anni si avranno con il sistema retributivo e più alto sarà l’assegno pensionistico spettante.
L’aumento è dovuto ad una deroga del sistema, che premia coloro che hanno almeno 18 anni di contributi pagati prima del 1996. Tale requisito è veramente così ferreo, o basta anche solo avvicinarsi?
Pensioni: perché spetta un assegno più corposo con 18 anni di sistema retributivo?
Il sistema pensionistico italiano prevede, per coloro che stanno andando in pensione in questi anni, il calcolo della pensione secondo il doppio sistema:
- la quota retributiva si applica per i periodi lavorati fino al 31 dicembre 1995;
- la quota contributiva, invece, per quelli successivi, quindi a partire dal 1° gennaio 1996.
Vi è però una deroga a tale sistema. Per coloro che hanno almeno 18 anni di contributi prima del 1° Gennaio 1996, le due quote si calcolano nel seguente modo:
- sommando la quota retributiva che in questo caso si applica per i periodi lavorati fino al 31 dicembre 2011
- con la quota contributiva che di conseguenza vale per quelli successivi, a partire dal 1° gennaio 2012.
Coloro che riusciranno a rientrare in questo sistema avranno a disposizione un assegno più corposo in quanto il sistema retributivo consente di avere somme più elevate. Ma tale requisito è veramente così stringente?
Pensioni: il requisito dei 18 anni è così stringente?
La norma riguardo a tale deroga dimostra di essere assai stringente, infatti non è concessa nemmeno una settimana in meno del previsto, senza possibilità di usufruire di alcun arrotondamento. Secondo l’interpretazione dell’INPS infatti non vi è spazio per arrotondamenti, nemmeno il classico arrotondamento per anzianità.
Essere in possesso, quest’anno o nel futuro prossimo, di una pensione maggiore del previsto, sarà possibile solo con almeno 18 anni o più di contributi versati prima del 1° Gennaio 1996.