Pensioni 2023, aumenti in arrivo: per chi e da quando

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
16/02/2023

La rivalutazione delle pensioni non è ancora giunta al termine e molti pensionati attendono gli aumenti dei prossimi assegni. Il prossimo mese, una nuova fascia potrà godere della perequazione e anche degli arretrati. Vediamo insieme chi riceverà un assegno pensionistico maggiore del solito.

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Alcuni pensionati non hanno ancora beneficiato della rivalutazione stabilita dalla Legge di Bilancio per il 2023. Nello specifico, ad attendere ancora sono coloro che percepiscono una pensione superiore a 2.101,52 euro (quattro volte il trattamento minimo).

Tuttavia, l’Inps ha annunciato che dall’assegno di marzo 2023 si riceverà la rivalutazione della pensione e inoltre verranno anche pagati gli arretrati delle rivalutazioni delle pensioni di gennaio e febbraio.

Pensioni marzo 2023: chi riceverà la rivalutazione

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A partire da marzo, a godere della rivalutazione saranno coloro che prendono una pensione superiore a 2.101,52 euro mensili, in quanto, chi ha un reddito da pensione fino a quattro volte il minimo ha già ricevuto l’assegno maggiorato del 7,3% da gennaio.

Le fasce di rivalutazione

Le 6 nuove fasce di perequazione delle pensioni dal 1 gennaio 2023 sono le seguenti:

  • 100% fino a 4 volte il trattamento minimo
  • 85% da 4 a 5 volte il trattamento minimo
  • 53% da 5 a 6 volte il trattamento minimo
  • 47% da 6 a 8 volte il trattamento minimo
  • 37% da 8 a 10 volte il trattamento minimo
  • 32% oltre le 10 volte il trattamento minimo

 Le indicazioni dell’Inps

L’Inps ha comunicato le istruzioni relative alla determinazione dell’importo complessivo considerato per la rivalutazione:

Per la determinazione dell’importo complessivo da prendere a base della perequazione vengono considerate le prestazioni memorizzate nel Casellario centrale delle pensioni, erogate da enti diversi dall’Inps e per le quali è indicata l’assoggettabilità al regime della perequazione cumulata, e le prestazioni erogate dall’Inps, a esclusione delle prestazioni a carico delle assicurazioni facoltative (VOBIS, IOBIS, VMP, IMP), pensioni a carico del Fondo clero ed ex ENPAO (CL, VOST), indennizzo per la cessazione dell’attività commerciale (INDCOM), che vengono perequate singolarmente.