Pensioni 2023, Opzione Dini: cos’è, come funziona e per chi
I contribuenti che si rivolgono a Opzione Dini possono ottenere il calcolo della pensione tramite il sistema contributivo puro. Vediamo insieme cosa significa, quali sono i requisiti, i limiti e i vantaggi dell’opzione contributiva.
Con Opzione Dini si fa riferimento all’opzione contributiva, ossia all’istituto che consente di conteggiare i propri contributi nel sistema contributivo anche se i versamenti risalgono a prima del 1996. Per poterla esercitare, è necessario essere in possesso di alcuni requisiti, tra cui anche l’aver versato almeno 15 anni di contributi.
Vediamo insieme nel dettaglio.
Pensioni: cos’è l’Opzione Dini
Alcuni contribuenti hanno diritto alla pensione anticipata a 64 anni grazie all’opzione contributiva, introdotta dalla Legge Dini (legge 335/1995).
I requisiti per accedere a Opzione Dini
Per poter accedere all’Opzione Dini, è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti:
- avere meno di 18 anni di contribuzione al 31 dicembre 1995;
- avere 15 anni di contributi complessivi, di cui almeno 5 successivi al 1° gennaio 1996;
- almeno un mese di versamenti alla gestione separata;
- una pensione maturata al momento della domanda pari ad almeno 2,8 l’assegno sociale, cioè di 1.600 euro lordi al mese.
I limiti dell’Opzione Dini
Esercitare l’Opzione Dini non consente di accedere alle pensioni riservate ai contributivi puri, come per esempio quella a 71 anni con almeno 5 anni di contributi.
L’opzione in questione, inoltre, non prevede neanche la possibilità di accedere alla pensione di vecchiaia con 15 anni di contributi. Anche se per un certo periodo lo ha permesso grazie alle cosiddette “Salvaguardie” attivate dopo l’introduzione della Legge Fornero.
I vantaggi dell’Opzione Dini
L’Opzione contributiva può portare a dei vantaggi, per esempio, nel caso in cui non si riescano a maturare tutti i requisiti per il pensionamento ordinario. Per mezzo di tale meccanismo, inoltre, le donne potrebbero accedere all’anticipo sull’età pensionabile di 4 mesi per ciascun figlio avuto, fino ad un massimo di 1 anno.
Ricordiamo che l’Opzione Dini non consente di raggiungere il pensionamento con meno di 20 anni di contribuzione, ma solo di scegliere il calcolo dell’assegno con il sistema contributivo, anche per il periodo precedente il 1° gennaio 1996. È sempre necessario, quindi, maturare 20 anni di contribuzione.