Pensioni 2024, Opzione Donna: chi potrà accedervi e come

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
15/09/2023

La riforma delle pensioni potrebbe subire ritardi dovuti alla mancanza di risorse finanziarie, ma il governo sta esaminando piccole modifiche, tra cui possibili cambiamenti a Opzione Donna, un regime pensionistico con requisiti di età più favorevoli. Tuttavia, il numero decrescente di adesioni e gli assegni ritenuti bassi sono sfide da affrontare, con l’obiettivo di coinvolgere più donne nel 2024.

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La riforma delle pensioni tanto attesa potrebbe subire ritardi a causa delle limitate risorse finanziarie. Tuttavia, il governo sta considerando piccole modifiche per le attuali misure pensionistiche in vigore. In particolare, si sta valutando un intervento su Opzione Donna, che offre requisiti di età più favorevoli per l’accesso alla pensione. Cosa potrebbe cambiare e chi sarà ammesso a Opzione Donna nel 2024?

Cambiamenti in arrivo per Opzione Donna dal 2024

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Dal 2024, Opzione Donna subirà significative modifiche. Questo regime pensionistico sperimentale, introdotto nel 2004 e successivamente modificato, è stato esteso per il 2023, ma con requisiti di accesso più rigidi.

L’età minima richiesta è stata innalzata da 58 anni a 60 anni, con alcune eccezioni per le lavoratrici con figli. Inoltre, sono stati introdotti criteri soggettivi come l’assistenza a familiari disabili, un’invalidità civile significativa o il licenziamento da un’azienda in crisi.

Pianificazione della Legge di Bilancio 2024

La prossima legge di bilancio del 2024 porterà importanti novità nel settore previdenziale. La proroga di Quota 103 sembra essere quasi certa, mentre Ape Sociale e Opzione Donna potrebbero subire modifiche.

Il sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali, Claudio Durigon, ha dichiarato che l’obiettivo principale è mantenere Quota 103 e sta valutando come estendere Ape Sociale.

Per Opzione Donna, si sta cercando un modo per fornire un ristoro alle donne beneficiarie, dato che il costo per le lavoratrici è stato considerato elevato, con una riduzione del 30% dell’assegno in cambio dell’accesso al beneficio.

Trend decrescente di adesioni a Opzione Donna

Requisiti più stringenti e assegni pensionistici giudicati insufficienti hanno portato a un calo delle adesioni a Opzione Donna. Nel primo semestre del 2023, solo poco più di 7.500 donne hanno scelto questa opzione, rispetto alle 24.500 dell’intero 2022. Inoltre, il 40% di queste nuove pensionate riceve assegni inferiori ai mille euro, secondo i dati dell’INPS.

Obiettivi per il 2024

L’obiettivo per il 2024 è coinvolgere fino a diecimila donne in più, anche se ciò potrebbe comportare costi aggiuntivi di centinaia di milioni di euro.

Si sta pensando di estendere Opzione Donna per un altro anno e di includere nella platea delle beneficiarie anche le donne senza figli, ma queste sono ancora supposizioni. Sarà necessario attendere la legge di bilancio del 2024 per avere una conferma definitiva.

Tuttavia, sembra improbabile tornare ai requisiti del 2022 a causa della scarsità di risorse finanziarie, poiché la legge di bilancio del 2024 sembra focalizzarsi sul sostegno alle fasce più vulnerabili della popolazione.