Pensioni 2024 rivalutazione a gennaio: di quanto aumenteranno?

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
18/09/2023

Ogni gennaio, le pensioni in Italia vengono adeguate all’inflazione per preservare il potere d’acquisto dei pensionati, con l’aggiunta di un aumento definitivo basato sull’anno precedente. Tuttavia, le cifre definitive e l’effettivo impatto sugli assegni pensionistici dipendono da calcoli complessi e saranno confermate più avanti nell’anno.

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Ogni anno, a gennaio, le pensioni in Italia vengono adeguate all’andamento dell’inflazione per garantire il potere d’acquisto ai pensionati.

Questo processo è cruciale per preservare il loro benessere finanziario e coinvolge diverse variabili, tra cui l’indice dei prezzi al consumo Istat e l’aggiustamento basato sulla rivalutazione dell’anno precedente.

Adeguare le pensioni all’inflazione

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L’aggiustamento delle pensioni al costo della vita avviene ogni gennaio e si basa sull‘indice dei prezzi al consumo Istat. L’obiettivo principale è assicurare che i pensionati mantengano il loro potere d’acquisto nonostante l’aumento dei prezzi. Questo processo è parte integrante del sistema pensionistico italiano.

Rivalutazione rispetto all’anno precedente

Oltre all’adeguamento corrente, le pensioni includono un aumento definitivo rispetto all’anno precedente. Questo aumento, sebbene incerto per quest’anno, è previsto all’8,1% a luglio rispetto al 2022, ma le cifre definitive saranno confermate successivamente.

Calcoli preliminari e differenze

A gennaio, le pensioni vengono rivalutate inizialmente con un tasso provvisorio basato su un’ipotesi di inflazione al 7,3% per il 2023. Tuttavia, già a questo punto, emerge una differenza dell’0,8% che influenzerà gli assegni pensionistici di gennaio e gli arretrati relativi all’intero anno 2023.

Aumenti speciali per alcuni pensionati

Questi calcoli prendono in considerazione gli aumenti speciali destinati ai pensionati con un’età superiore ai 75 anni, che beneficiano di un incremento dell’6,4%. D’altra parte, i pensionati più giovani possono aspettarsi un aumento più modesto del 1,5%.

Prospettive per il futuro

Il Ministero dell’Economia determinerà entro il 20 novembre la percentuale di variazione per la perequazione del 2024, che influenzerà gli assegni pensionistici nel prossimo anno.

Si stima che questa percentuale possa variare tra il 5,5% e il 6%, ma è importante notare che le rivalutazioni potrebbero subire riduzioni per i pensionati con assegni elevati, come l’anno precedente. La cifra finale sarà nota solo in seguito.