Pensioni a rischio? INPS in crisi con i conti, cosa potrebbe accadere adesso?

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale
10/02/2023

Doveva tenersi l’8 Febbraio un importante incontro governo-sindacati per stabilire i punti chiave della nuova riforma delle pensioni, ma è stato deciso di farlo slittare. Questo complica ancor di più la via verso la riforma. E intanto l’Inps ha i conti in rosso. Vediamo i dettagli della vicenda nel seguente articolo.

Pensioni

Il nuovo governo di centrodestra ha da sempre espresso la volontà di modificare il sistema pensionistico italiano una volta per tutte, andando a superare le disposizioni della Legge Fornero. Il problema è che la situazione non è affatto semplice, con ostacoli che sono difficili da superare.

Riforma pensioni: la nuova tabella di marcia

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Cerchiamo in primis di comprendere quali sono gli step che il governo si è fissato di seguire per approvare la riforma del sistema pensionistico. Il primo è quello di definire le linee guida della nuova riforma entro l’estate 2023, con l’obiettivo di avviare gradualmente il precorso per superare (almeno in parte) la legge Fornero a partire dall’inizio del 2024.

Pensioni: cosa accadrà ad Opzione Donna?

Una delle misure in ballo è Opzione Donna, cosa sta accadendo? I sindacati e una parte della stessa maggioranza vorrebbero per tornare allo schema del 2022 con una proroga dei vecchi requisiti: 58 anni (59 per le “autonome”) e 35 anni di versamento dei contributi. Il governo ha subito detto no, in quanto mancano le risorse per sostenere una spesa simile.

Pensioni: spesa in aumento

Se il sistema Fornero era stimato per il contenimento dei costi, ora sembra che stia venendo meno anche questo tassello. I costi delle pensioni sono in deciso aumento, con la spesa che dovrebbe salire dai 297,3 miliardi del 2022, a 320,8 miliardi alla fine di quest’anno e a 349,7 miliardi nel 2025.

Inps: peggiorano i conti

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A peggiorare le cose sono inoltre i conti dell’Inps che si confermano essere in rosso. I bilanci preventivi hanno evidenziato che per il 2023 si stima una perdita di circa 10 miliardi di euro. L’esercizio n2022 si era chiuso con un attivo di 1,8 miliardi di euro. Le condizioni attuali dell’economia non hanno sicuramente favorito il miglioramento della situazione.