Pensioni, al via i controlli INPS: come funzionano e chi rischia
Partiranno a febbraio 2022 i controlli dell’INPS sui pensionati. Sotto la lente d’ingrandimento ci saranno soprattutto quelli che vivono all’estero: a questi spetterà l’onere di dimostrare per tempo l’esistenza in vita, anche tramite canali digitali come Skype, Zoom, Teams o WhatsApp.
L’INPS ha annunciato il via ai controlli sulle pensioni a partire da febbraio 2022. Destinatari principali dell’indagine saranno coloro che vivono in un Paese estero, i quali dovranno provare entro il prossimo 7 giugno la propria esistenza in vita per non perdere il diritto a ricevere l’assegno mensile.
Considerando il protrarsi dello stato di emergenza, i controlli avverranno sia in maniera fisica presso gli uffici consolari sia tramite videochiamata, utilizzando una delle piattaforme a scelta tra Skype, Zoom, Teams o WhatsApp.
Pensioni: a febbraio 2022 partono i controlli dell’INPS
A partire dal prossimo febbraio tutti coloro che riscuotono una pensione italiana all’estero dovranno dimostrare di essere ancora vivi.
La comunicazione ufficiale è arrivata dal Ministero degli Affari Esteri, che su proposta dell’INPS ha emanato una circolare per attivare tutte le strutture consolari presenti nei Paesi esteri.
Dal 7 febbraio 2022, quindi, i pensionati italiani residenti all’estero riceveranno da Citibank NA, l’istituto di credito che esegue i pagamenti al di fuori del territorio nazionale per conto dell’INPS, i moduli per la richiesta di attestazione dell’esistenza in vita.
Una verifica necessaria per l’INPS, che altrimenti avrebbe difficoltà ad acquisire informazioni complete, aggiornate e tempestive in merito al decesso dei pensionati all’estero, rischiando di erogare, di fatto, pagamenti non dovuti.
Tuttavia, non basterà compilare ed inviare i moduli, ma servirà dimostrare di essere effettivamente in vita. Come?
Come avverranno i controlli
Una volta che i pensionati avranno ricevuto i moduli da Citybank NA, avranno tempo fino al 7 giugno 2022 per compilarli e per recarsi, in presenza, presso uno dei soggetti qualificati a svolgere i controlli, come consolati, patronati o autorità locali, così da attestare l’esistenza in vita.
Considerando la situazione emergenziale, in alternativa alla modalità in presenza l’INPS ha comunicato la possibilità di effettuare una videochiamata con gli uffici consolari, tramite Skype, Zoom, Teams, WhatsApp, in modo da poter verificare la circostanza per diretta visione.
Nel caso in cui l’INPS non dovesse ricevere alcuna risposta entro il 7 giugno 2022, l’Istituto procederà al pagamento della rata di luglio 2022 in contanti presso le agenzie di Western Union e, in caso di mancata riscossione personale o mancata produzione dell’attestazione entro il 19 luglio, il pagamento della pensione sarà sospeso a partire dalla mese di agosto 2022.