Pensioni, bonus Maroni: cos’è, quando e a chi spetta
La Legge di Bilancio ha introdotto per il 2023 un incentivo rivolto a coloro che decidono di rimandare l’uscita dal mondo del lavoro e rinunciano all’opzione di pensionamento anticipato, nota come Quota 103. Vediamo insieme di cosa si tratta.
Coloro che sono in possesso dei requisiti minimi per accedere alla pensione anticipata ma decidono di continuare a lavorare fino al raggiungimento dei requisiti previsti per la pensione di vecchiaia avranno diritto a un bonus.
Si tratta del cd. bonus Maroni, il quale consiste in un aumento retributivo rivolto a quei lavoratori che posticipano l’uscita dal mondo del lavoro.
Vediamo insieme nel dettaglio cos’è e come funziona.
Bonus Maroni: di cosa si tratta
Il bonus Maroni riprendere l’incentivo previsto dalla legge n.243/2004 per contenere le spese previdenziali e in favore di quei lavoratori che, pur essendo in possesso dei requisiti minimi per andare in pensione, decidono di continuare a lavorare.
Il bonus è stato reintrodotto per il 2023 dalla Legge di bilancio e permette a coloro che ne usufruiscono di beneficiare di uno stipendio netto comprensivo anche della quota di contributi dovuti all’INPS.
L’aumento dello stipendio ammonta al 9,19% e corrisponde alla percentuale di contribuzione ai fini pensionistici (IVS – invalidità, vecchiaia e superstiti) a carico del lavoratore e versata dall’azienda all’ente di previdenza.
Quota 103: come funziona
Quota 103 consiste in uno schema di anticipo pensionistico che permette di accedere alla pensione a 62 anni di età e con 41 anni di contributi.
L’importo dell’assegno viene calcolato con il sistema retributivo fino a dicembre 1995 e contributivo a partire dal primo gennaio 1996. La legge stabilisce che l’importo massimo non può superare le cinque volte il trattamento minimo Inps, vale a dire circa 2.800 euro lordi al mese, pari a circa due mila euro netti al mese. Tale limite viene applicato fino al raggiungimento dei 67 anni di età, quando il lavoratore matura i diritti per accedere alla pensione di vecchiaia.