Pensioni: come funziona Quota 102?
Con la fine di Quota 100, che avverrà con l’avvento del 2022, il governo ha istituito un nuovo meccanismo per andare in pensione prima della vecchiaia: Quota 102. Nel seguente articolo vi spiegheremo come funziona e come fare domanda, onde evitare errori.
Quota 102 è stata istituita dal governo proprio per sostituire Quota 100, sistema in vigore fino al 31 Dicembre 2021. Come si evince anche dal nome, i due sistema sono molto simili nel funzionamento: il numero 102 deve essere derivante dalla somma di età del contribuente e il numero di contributi versati.
Per poterne usufruire, uno dei requisiti essenziali è quello di aver maturato almeno 38 anni di contributi, ma andiamo per gradi e analizziamo Quota 102 nel dettaglio.
Quota 102: quali sono i requisiti per accedervi?
Iniziamo subito andando ad elencare quali sono i requisiti necessari per poter accedere a Quota 102. Come detto in precedenza, il requisito più importante è quello di aver versato almeno 38 anni di contributi. Dunque l’età minima per potervi accedere sarà 64 anni, consentendo di andare in pensione 3 anni in anticipo rispetto alla pensione di vecchiaia.
Stando al regolamento che ha istituito Quota 102, i requisiti di età e contributi devono essere raggiunti entro il 31 Dicembre 2022. Per quanto riguarda coloro che hanno lavorato sotto due regimi differenti di contribuzione, sarà possibile effettuare il cumulo di questi sotto le stesse gestioni amministrative dell’INPS.
Quota 102: c’è possibilità di cumulo con altri redditi da lavoro?
Essendo molto simili nel funzionamento, anche i limiti operativi tra Quota 100 e 102 sono molto simili tra loro. Uno dei più utilizzati è quello stabilito dall’articolo 14 comma 3 del decreto attuativo dell’opzione. Questo riguarda la possibilità di cumulare la pensione con i redditi da lavoratore dipendente o autonomo.
A tal proposito si legge che la pensione utilizzando il programma Quota 102 non sarà cumulabile, “a far data dal primo giorno di decorrenza della pensione e fino alla maturazione dei requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia”, con i redditi da lavoratore autonomo o dipendente. Eccezione unica è fatta per i lavoratori autonomi con reddito inferiore a 5 mila euro.