Pensioni, conguagli anticipati: come calcolare l’importo

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
27/10/2023

Il governo italiano anticiperà i conguagli sull’inflazione 2022 sulle pensioni a dicembre 2023, compresi gli arretrati e un aumento dello 0,8%. Questa mossa mira a sostenere i redditi più bassi durante le festività natalizie, ma l’incremento varierà in base alle fasce di reddito previste nella legge di bilancio 2023. 

Pensione

Il governo italiano ha annunciato l’anticipazione dei conguagli sull’inflazione 2022 sulle pensioni, con pagamenti previsti per dicembre 2023.

I pensionati riceveranno non solo i loro pagamenti pensionistici aggiornati, ma anche gli arretrati per l’intero anno, che includono l’incremento dello 0,8% per colmare la differenza tra l’anticipo e l’importo definitivo, in un gesto volto a sostenere i redditi più bassi durante le festività natalizie.

Rivalutazione annuale delle pensioni

pensioni

La rivalutazione annuale delle pensioni avviene in due fasi, chiamata perequazione automatica. Il decreto del Ministero dell’Economia prevede un incremento dello 0,8% per compensare l’inflazione, che verrà erogato in un’unica rata a dicembre per tutti i pensionati. Questa anticipazione si basa su dati provvisori del Ministero dell’Economia, ma sarà regolata in seguito in base ai dati definitivi dell’Istat, che indicano un’inflazione dell’8,1%.

Differenze tra le pensioni e le nuove fasce di rivalutazione

L’incremento dello 0,8% sarà retroattivo e riguarderà tutte le pensioni in pagamento, inclusi gli arretrati a partire da gennaio 2023, compresa la tredicesima mensilità. Tuttavia, l’importo dell’incremento varierà in base alle nuove fasce di reddito di pensione previste nella legge di bilancio 2023.

Ad esempio, chi percepisce fino a 2.100 euro al mese riceverà l’aumento completo dello 0,8% per il 2023, mentre chi supera questa soglia vedrà un aumento calcolato in base all’importo della propria pensione annuale, secondo le fasce di reddito indicate. Quindi, chi riceve assegni di 5.250 euro al mese otterrà solo un terzo dell’incremento previsto per il conguaglio del 2023.

Base di calcolo e uso dei risparmi di spesa

La base di calcolo dell’incremento è riferita all’importo del trattamento minimo del 2022, pari a 525,38 euro. Il governo ha scelto di anticipare i pagamenti di un mese per sostenere i redditi più bassi durante il periodo natalizio.

Questo anticipo è finanziato utilizzando i risparmi di spesa realizzati nel corso del 2023, evitando così l’inclusione nella manovra finanziaria del 2024 in discussione in Parlamento. Inoltre, questa anticipazione garantisce che le trattenute Irpef siano incassate entro la fine dell’anno con competenza fiscale 2023.